Non lasciate che l’IA vi impoverisca’: Mattarella agli studenti italiani

Mattarella avverte gli studenti: l’IA può arricchire l’apprendimento ma non sostituire il pensiero, altrimenti porta a povertà culturale e perdita di autonomia

23 settembre 2025 17:24
Non lasciate che l’IA vi impoverisca’: Mattarella agli studenti italiani - Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
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Durante l’inaugurazione dell’anno scolastico a Napoli, Sergio Mattarella ha lanciato un appello agli studenti italiani: non affidare all’intelligenza artificiale lo svolgimento dei compiti per evitare una “povertà culturale”. Un invito all’uso consapevole della tecnologia come strumento e non come sostituto del pensiero.

Il monito del Presidente Mattarella

Nel suo intervento a Napoli, il Presidente della Repubblica ha affrontato una delle sfide più urgenti del sistema educativo: l’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi di apprendimento. Mattarella ha avvertito che “lo studio, i compiti a casa, le analisi, il pensiero stesso sono messi alla prova” dalle nuove tecnologie. Il Capo dello Stato ha sottolineato che la tentazione di affidare all’IA i compiti scolastici porta alla povertà culturale e addormenta l’intelligenza di ciascun alunno. Un messaggio diretto a studenti, docenti e famiglie, perché il ricorso passivo a strumenti digitali può impoverire le capacità cognitive e critiche.

I rischi della delega totale alla tecnologia

Mattarella ha descritto un pericolo concreto per il mondo della scuola: l’uso passivo della tecnologia come scorciatoia. “Da strumento può trasformarsi in potere contro chi lo adopera”, ha dichiarato, delineando uno scenario in cui la tecnologia diventa da alleata a nemica dell’apprendimento. Non si tratta solo di un problema di copiatura, ma di svuotamento del pensiero autonomo e perdita di esercizio intellettuale. L’IA, se utilizzata in modo acritico, rischia di sostituire l’impegno con automatismi, compromettendo lo sviluppo delle capacità personali di elaborazione e giudizio.

L’intelligenza artificiale come opportunità educativa

Pur mettendo in guardia dai rischi, Mattarella ha riconosciuto il potenziale positivo dell’IA nell’educazione. “Non va ignorato, naturalmente, né sottovalutato che l’intelligenza artificiale cambia il nostro modo di acquisire nozioni, accresce di nuove possibilità”, ha affermato, definendola una “rilevantissima opportunità per l’espansione delle attività umane”. Il Presidente ha tuttavia posto una condizione: sfidare la tecnologia, confrontandola con le proprie competenze e capacità personali, per evitare “adulterazioni” o “manipolazioni della libertà”. Ha paragonato l’IA ad altri strumenti nati dalla creatività dell’uomo – libri, internet, scienza e storia – sottolineando che devono restare al servizio dell’intelligenza umana, non sostituirla.

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