HomeComunicatiNumero chiuso in Medicina, ANDU: 'Un immenso pasticcio al Senato'

Numero chiuso in Medicina, ANDU: ‘Un immenso pasticcio al Senato’

Ecco il comunicato stampa ANDU sul decreto n. 263 (numero chiuso): critiche al test nazionale per Medicina e rischi per la libertà di insegnamento universitario

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa ANDU sul decreto legislativo (n. 263) per che riguarda il numero chiuso a Medicina.

La ‘robotizzazione’ dell’insegnamento universitario

Il Presidente-Relatore della Commissione Cultura del Senato ha proposto uno “Schema di parere” sul primo decreto legislativo (n. 263) per il numero chiuso a Medicina.

Nel Parere è tra l’altro scritto:

«f) si invita il Governo a specificare che le prove d’esame relative agli insegnamenti di cui si compone il semestre filtro debbano essere somministrate in forma scritta e simultaneamente su tutto il territorio nazionale secondo modalità definite con il decreto ministeriale di cui all’articolo 4, comma 3, del decreto legislativo in esame;»

Sarebbe la prima volta che nell’Università italiana a un insegnamento non segua una valutazione da parte di chi ha tenuto un corso. Si introdurrebbe così un unico esame-test nazionale, un esame impersonale al posto di un giudizio frutto di un ‘confronto’ diretto tra studente e docente, con le date degli appelli decise centralmente e le stesse per tutti gli studenti.

Una modalità di esami che, assieme ai programmi dei corsi rigidamente definiti a livello nazionale, sembra andare verso la ‘robotizzazione’ dell’insegnamento universitario. Tutto ciò deve allarmare non solo i docenti di Medicina perché si sta minando il principio costituzionale della libertà di insegnamento sotto attacco da diversi anni.

Migliaia di facili ricorsi e tanti soldi per prepararsi ai test al termine dei 3 corsi

Si doveva superare l’“immondo» (così è stato anche definito) test di ingresso e invece se ne introducono tre dopo un semestre di studi pesanti e, per l’80% degli studenti, inutili. Si dovevano evitare i ricorsi e invece essi saranno più facili e più numerosi anche perché inevitabilmente diversa da ateneo ad ateneo sarà l’obbligatoria preparazione universitaria (insegnamenti) ai test. Si doveva porre fine al mercato della preparazione ai test e invece si aumenta a dismisura tale mercato: preparazione all’ingresso, preparazione delle materie, preparazione ai tre test.

I Senatori non vogliono ascoltare l’invito a fermarsi in tempo che viene loro rivolto non solo dall’ANDU 

Anche il documento che l’ANDU ha inviato il 28 aprile 2025 non ha avuto alcun riscontro.

Di seguito il testo del Contributo inviato il 28 aprile 2025 al Senato:

«Alla Commissione Cultura del Senato

OGGETTO: Contributo per l’esame dell’Atto del Governo n. 263 sul numero chiuso a Medicina

Si ringrazia il Presidente della Commissione per avere invitato l’ANDU ad inviare il Contributo in oggetto. Riteniamo comunque possa essere più utile essere anche auditi per potere interloquire direttamente con la Commissione.

Alle preoccupazioni e alle proposte già espresse nell’audizione del 23 gennaio 2024 e nel documento allora inviato (v. in calce), vogliamo aggiungere le seguenti brevi considerazioni:

1.     Il Dossier che accompagna il provvedimento in oggetto espone dettagliatamente l’impianto giuridico del modello di selezione adottato in Francia, al quale in Italia ci si ispira. Nessuna parola invece si spende sulle drammatiche conseguenze che tale modello ha prodotto e produce nella stessa Francia dove quel sistema è stato fortemente criticato per avere prodotto danni formativi e psicologici enormi agli oltre 80% degli iscritti che sono stati ogni anno espulsi, con notevoli danni anche economici per le loro famiglie.

In Francia quel modello, lo ripetiamo, è stato definito un «massacro generazionale», una «macelleria didattica», una «catastrofe», un «calvario», un «inferno», una «fossa dei leoni», una «follia».

E nel settembre del 2019 lo stesso Emmanuel Macron lo ha definito «obsoleto», «ingiusto», «inefficace» (Le Monde).

2.     Nello stesso Dossier si prevede che dopo il primo “semestre filtro” saranno espulsi circa 50.000 studenti, più dei 45.00 da noi previsti.

3.     L’affermazione che l’introduzione del “semestre filtro” sopprimerebbe il mercato della preparazione ai test è priva di qualsiasi fondamento. Vero è invece che la ‘industria delle preparazioni private’ si sta attrezzando per preparare/supportare i giovani al percorso universitario (prima dell’ingresso nel semestre), nelle materie del semestre e agli inevitabili test ‘annessi’.

4.     Altrettanto infondata è la convinzione che con questo provvedimento si contrasterebbe il “turismo formativo” che invece aumenterebbe per evitare di perdere un anno in Italia.

5.     Vi invitiamo a prendere in seria considerazione la lettera che si sta sottoscrivendo nella quale si denuncia l’incostituzionalità del provvedimento che lede l’autonomia di insegnamento dei docenti universitari.

I punti trattati nel documento inviato alla Commissione in vista dell’audizione dello scorso 23 gennaio 2024

CONTRIBUTO

alla discussione dei Disegni di legge sul NUMERO CHIUSO

  • 1. Perché il numero chiuso va abolito
  • 2. Il sorteggio meglio della lotteria dei test
  • 3. Il numero chiuso simil-francese: un «massacro generazionale»

Segui i canali social di Scuolalink.it

© 2025 Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata.

- Advertisment -
Newsletter Scuolalink

Newsletter

Ogni giorno sulla tua casella di posta elettronica gli aggiornamenti sulle notizie del mondo della scuola.

Fatto con Padlet
spot_img
UNID Formazione
UNID Formazione