Nuova circolare, stop ai temi geopolitici
Circolare sui Collegi docenti: chiarimenti dell’Ufficio Scolastico, invito rivolto al contesto organizzativo e non ai contenuti delle discussioni.
Una circolare inviata ai dirigenti scolastici del Lazio ha suscitato dibattito sull’opportunità di trattare temi geopolitici nei Collegi docenti. L’Ufficio Scolastico ha poi precisato che l’invito riguardava solo il contesto organizzativo e non i contenuti delle discussioni, puntando a garantire ordine e serenità nelle riunioni.
Collegi docenti: la circolare che invita alla “massima serenità”
Nei giorni scorsi è stata diffusa una comunicazione dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio che ha generato numerosi commenti tra personale e dirigenti. La nota conteneva indicazioni sull’organizzazione delle attività scolastiche e, in particolare, invitava a mantenere “la massima serenità” durante incontri e momenti di confronto, evitando però di trattare questioni geopolitiche nei Collegi docenti. L’obiettivo dichiarato era quello di far sì che questi appuntamenti, come i tradizionali organi collegiali, restassero focalizzati esclusivamente sulle questioni organizzative legate al funzionamento delle scuole, senza sovrapporsi ad altri ambiti.
Il chiarimento dell’Ufficio Scolastico
Dopo la diffusione della circolare, l’Ufficio ha ritenuto necessario precisare il senso dell’invito. Secondo le dichiarazioni riportate da diverse testate, l’intento non era censurare i contenuti ma tutelare l’efficienza dei momenti collegiali, specialmente in un periodo delicato come l’avvio dell’anno scolastico. Il messaggio puntava a favorire un utilizzo funzionale degli organi collegiali, evitando che si trasformassero in luoghi di dibattito politico o internazionale e assicurando invece un confronto operativo sulle attività didattiche.
Contesto organizzativo e libertà di dibattito
Le precisazioni dell’Ufficio Scolastico hanno sottolineato come l’attenzione fosse rivolta al contesto e non al contenuto delle discussioni. L’indicazione mirava a ribadire il ruolo dei Collegi docenti in un’ottica organizzativa, senza mettere in discussione il pluralismo e la libertà di pensiero del personale scolastico. È stato spiegato che anche gli insegnanti, come chiunque operi in un contesto istituzionale, devono rispettare regole e finalità dei diversi strumenti a disposizione. Perfino la forma usata per l’invio – “alla cortese attenzione” – è stata definita una formalità burocratica adottata per delicatezza, non certo per restringere la circolazione dell’informazione. Il caso ha comunque sollevato riflessioni sull’equilibrio tra libertà di espressione e necessità organizzative nelle scuole.