HomeAttualitàSaluteOverthinking: cos’è, come riconoscerlo e gestirlo

Overthinking: cos’è, come riconoscerlo e gestirlo

Overthinking significa pensare troppo fino a bloccarsi. Impara a riconoscerlo e gestirlo con strategie pratiche per ritrovare calma e lucidità.

Succede a tutti di pensare intensamente prima di prendere una decisione importante o dopo un errore. Ma quando il pensiero si trasforma in un loop senza fine, rischia di diventare un nemico. L’overthinking – o sovrappensiero – colpisce in silenzio, logora le energie mentali e compromette il benessere emotivo. Ecco come riconoscerlo e le strategie per ritrovare equilibrio.

Cos’è l’overthinking

Il termine overthinking descrive l’abitudine a pensare troppo e analizzare ogni dettaglio di eventi, decisioni o situazioni. Chi ci cade dentro non trova soluzioni, ma resta bloccato in un ciclo estenuante. Questo meccanismo alimenta l’ansia, crea indecisione, fa perdere il senso del presente. Non è riflessione, è ruminazione mentale.

Come riconoscere quando il pensiero diventa eccessivo

Non tutti pensano nello stesso modo. C’è chi ragiona per parole, chi visualizza immagini mentali, chi riflette molto e chi usa il pensiero per fuggire dalla realtà. Ma il campanello d’allarme scatta quando la mente prende il sopravvento e non si riesce più a fermarla. Il sovrappensiero invade ogni spazio e si concentra su:

  • eventi passati: “Ho sbagliato?” “Cosa avrei dovuto dire?”
  • paure future: “E se va male?” “E se non sono abbastanza?”
  • decisioni da prendere: “Sto facendo la scelta giusta?”

Il risultato? Un logorio mentale che blocca l’azione e alimenta la frustrazione.

Pensare troppo consuma energia e serenità

Un flusso continuo di pensieri riduce la concentrazione e drena le forze. Il corpo si affatica, le emozioni si amplificano, la mente si intossica. Chi soffre di overthinking spesso fatica a dormire, lavora con meno efficacia, rimane prigioniero delle proprie insicurezze. Serve una strategia, non una nuova analisi.

Come fermare l’overthinking

  • Il pensiero non cambia la realtà – Pensare non è agire. Nessun pensiero, da solo, ha il potere di modificare un fatto. Le soluzioni arrivano solo attraverso l’azione.
  • Non puoi bloccare i pensieri, ma puoi decidere cosa farne – I pensieri arrivano da soli, ma sei tu a decidere se crederli e quanto ascoltarli. Ignorarli del tutto non serve. Riconoscerli senza dargli potere, invece, ti libera.
  • Posticipa il momento del pensiero – Dire “non voglio pensarci” è inutile. Ma rimandare il pensiero a un momento preciso della giornata, come fosse un appuntamento, funziona. Spesso, quando arriva l’ora stabilita, non ti sembra nemmeno più importante.
  • Scrivi o racconta cosa pensi – Finché restano nella testa, i pensieri sembrano verità assolute. Metterli nero su bianco o parlarne a voce alta li rende più piccoli, più gestibili, meno spaventosi.
  • Vivi nel presente – Allenati a restare ancorato all’“adesso”. La mindfulness, gli esercizi di respirazione, lo sport, la musica, la cucina o qualsiasi attività manuale aiutano a interrompere il flusso. I sensi sono l’ancora più potente contro l’overthinking.
  • Cura le basi: sonno, cibo, movimento – Corpo e mente sono una cosa sola. Dormire bene, mangiare sano, muoversi ogni giorno non sono solo abitudini salutari: sono strumenti concreti per rafforzare la tua mente contro il sovrappensiero.

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