Partecipazione studentesca e familiare alle attività scolastiche: stanziati dal MiM 200mila euro

Il decreto ministeriale stanzia nuove risorse per supportare la partecipazione studentesca, le Consulte e il volontariato attivo nelle scuole italiane.

04 dicembre 2025 16:00
Partecipazione studentesca e familiare alle attività scolastiche: stanziati dal MiM 200mila euro - La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito a Roma
La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito a Roma
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Un nuovo stanziamento mira a rafforzare il coinvolgimento dei giovani nelle istituzioni scolastiche per il prossimo anno. Grazie al decreto dipartimentale n. 3589, sono stati assegnati fondi specifici per promuovere la partecipazione studentesca e sostenere il volontariato sociale tra i banchi di scuola, coinvolgendo attivamente anche le famiglie.

Risorse per la partecipazione studentesca e le famiglie

Il Ministero ha ufficializzato un impegno economico significativo per l'anno scolastico 2025/2026, destinando una somma pari a 200.000 euro per finanziare attività legate alla cittadinanza attiva.

L'obiettivo primario del provvedimento, datato 26 novembre 2025, è quello di supportare concretamente le iniziative che vedono protagonisti gli alunni e i genitori nella vita scolastica.

Il ruolo centrale delle Consulte Provinciali

Gran parte dei fondi è finalizzata al potenziamento degli organi di rappresentanza, con un focus specifico sulle Consulte Provinciali degli Studenti (CPS).

Le risorse serviranno a garantire l'operatività di questi organismi attraverso azioni mirate:

  • Favorire un maggiore radicamento territoriale delle CPS nelle diverse aree del Paese.

  • Supportare la partecipazione attiva ai Coordinamenti regionali (CoR).

  • Assicurare la presenza dei rappresentanti al Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte (CNPC).

  • Coprire i costi necessari per gli incontri istituzionali dell’Ufficio di Coordinamento Nazionale.

I criteri di ripartizione dei fondi regionali

Lo stanziamento complessivo è stato suddiviso tra i vari Uffici scolastici regionali seguendo un algoritmo che garantisce equità distributiva.

Il calcolo delle quote assegnate a ciascuna regione si basa su tre parametri distinti:

  • Una quota fissa di 4.000 euro garantita a ogni regione.

  • Il 50% del residuo calcolato in proporzione al numero di studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado.

  • Il restante 50% distribuito in base al numero di province presenti nel territorio regionale.

Il link al Decreto Ministeriale

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