L’INPS ha recentemente rinnovato il simulatore “Pensami” (PENSione A MIsura), offrendo ai cittadini uno strumento ancora più dettagliato per la pianificazione pensionistica. Questo aggiornamento, parte degli interventi del PNRR, permette di esplorare le proprie opzioni di uscita dal lavoro con maggiore precisione.
Il servizio è intuitivo e accessibile a tutti, senza necessità di registrazione, sia tramite il sito web dell’INPS sia attraverso l’app “INPS Mobile”. Inserendo pochi dati anagrafici e contributivi, si ottiene una panoramica personalizzata, che include anche la contribuzione cumulativa e le ultime novità normative, come le specifiche su Quota 103 e Opzione Donna.
Requisiti pensionistici 2025: conferme e nuove opportunità
Per il 2025, i requisiti pensionistici confermano le regole già stabilite. La pensione di vecchiaia rimane fissata a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.1 Per chi accede a Quota 103, i requisiti sono 62 anni di età e 41 anni di contributi, con calcolo interamente contributivo. Una novità significativa dalla Legge di Bilancio 2025 è la possibilità per i contributivi puri (dal 1996 in poi) di cumulare la previdenza obbligatoria e complementare per accedere alla pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, purché l’assegno raggiunga un importo pari ad almeno tre volte il minimo sociale.
Il dibattito politico sull’età pensionabile futura
Il tema più caldo del momento riguarda l’aumento dei requisiti pensionistici previsto per il 2027 a causa dell’adeguamento alla speranza di vita. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha ribadito l’intenzione del governo di bloccare questo incremento, che porterebbe l’età per la pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi. Questa posizione mira a evitare un ulteriore innalzamento dei limiti di età, ma è oggetto di un intenso dibattito politico e sindacale.
Preoccupazioni sindacali e stabilità fino al 2026
Le organizzazioni sindacali, in particolare la CGIL, esprimono forte preoccupazione per la mancanza di trasparenza e per i criteri che potrebbero stringere l’accesso alle pensioni. I sindacati chiedono un dialogo aperto e soluzioni che garantiscano flessibilità in uscita e tutela per le categorie più vulnerabili. Nel frattempo, l’età pensionabile di 67 anni per la pensione di vecchiaia è confermata fino al 2026, grazie a un decreto ministeriale che ha congelato l’adeguamento automatico alla speranza di vita, in parte a causa della pandemia.
Verso un futuro previdenziale trasparente e sostenibile
Il rinnovamento del simulatore “Pensami” e le discussioni sui requisiti pensionistici dimostrano un impegno costante nel fornire strumenti e adattare il sistema alle esigenze del Paese. Il dibattito sui futuri adeguamenti rimane cruciale e richiederà un dialogo continuo e trasparente tra istituzioni, parti sociali e cittadini per trovare un equilibrio tra la sostenibilità del sistema e l’adeguatezza delle prestazioni.
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