Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto alla Camera dei Deputati per affrontare tre temi centrali del sistema scolastico italiano. Durante il Question Time, iniziato alle ore 15:00, si è discusso di percorsi abilitanti, tutele per la maternità e rapporto scuola-lavoro. Al centro dell’attenzione, le nuove sfide legate alla formazione dei docenti, alle recenti indicazioni nazionali e alle sperimentazioni tecnologiche in ambito liceale.
Percorsi abilitanti e maternità: le docenti del concorso PNRR rischiano l’esclusione
Uno dei temi principali riguarda le docenti vincitrici del concorso PNRR 1, assunte a tempo determinato per l’anno scolastico 2024/2025. Secondo la normativa attuale, chi non conseguirà l’abilitazione all’insegnamento entro il 31 agosto 2025 attraverso i percorsi abilitanti rischia di non ottenere la stabilizzazione in ruolo. La questione si complica per le insegnanti in congedo di maternità, impossibilitate a frequentare i corsi obbligatori previsti dal decreto ministeriale n. 156 del 2025.
L’assenza di deroghe specifiche ha sollevato critiche per la mancata equiparazione con tutele già previste in altri ambiti, come quello del periodo di prova. Il ministro Valditara è stato chiamato a chiarire se siano previste modifiche normative per tutelare i diritti delle lavoratrici.
Indicazioni nazionali 2026/2027: dubbi su tempi stretti e autonomia didattica
Altra questione sollevata riguarda le nuove indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione, che dovrebbero entrare in vigore dal 2026/2027. I deputati del gruppo Azione hanno espresso preoccupazione per l’impatto sull’autonomia scolastica e sulla libertà di insegnamento, denunciando una deriva verso un impianto didattico troppo vincolante.
Inoltre, sono stati evidenziati i tempi stretti per l’adeguamento dei libri di testo, con le case editrici costrette a rispettare la scadenza di febbraio 2026. È stato chiesto un possibile slittamento all’anno scolastico 2027/2028 per favorire un confronto più ampio e la produzione di materiali didattici di qualità.
Liceo tecnologico e riforma 4+2: rafforzare il legame con il lavoro
Infine, il Ministro è stato interpellato sul rafforzamento del rapporto scuola-lavoro, con particolare attenzione al liceo tecnologico sperimentale avviato a Genova. Il progetto rientra nella cosiddetta riforma 4+2, volta a sviluppare competenze tecniche e professionali in linea con le richieste del mercato del lavoro.
Secondo dati Unioncamere, nel 2023 il 45% delle imprese ha segnalato difficoltà nel reperire figure specializzate. La sperimentazione del liceo tecnologico punta proprio a colmare questo mismatch formativo, fornendo agli studenti un percorso scolastico che integri teoria e pratica. Valditara ha illustrato le misure in atto per potenziare il modello e ha promesso un monitoraggio costante, anche alla luce delle prime iscrizioni raccolte.