Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS) sui percorsi INDIRE di specializzazione sul sostegno.
Un paradosso pericoloso: titoli rigettati ammessi alla formazione. A rischio la qualità del sostegno e il diritto allo studio degli alunni con disabilità
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS) denuncia con forza l’assurdità contenuta nel DM 77/2025, attuativo del DL 71/2024, che consente anche a candidati con titoli esteri rigettati di accedere ai percorsi di formazione sul sostegno promossi da INDIRE, purché il rigetto sia successivo al 1° giugno 2024 e accompagnato da una rinuncia alla procedura di riconoscimento.
Siamo di fronte a un paradosso inquietante: lo Stato, da una parte, dichiara un titolo non idoneo a essere riconosciuto per l’insegnamento, e dall’altra lo accetta come base d’ingresso per una formazione compensativa, che dovrebbe riqualificare il soggetto e legittimarlo all’insegnamento su alunni con disabilità. Una logica che svuota di senso l’intero sistema di valutazione dei titoli e apre a percorsi “di sanatoria” per chi ha già ricevuto un giudizio negativo.
È inaccettabile che il percorso INDIRE venga trasformato in un’uscita di emergenza per chi ha fallito il riconoscimento. L’inclusione scolastica non può essere costruita su basi deboli o su operazioni di recupero burocratico. La figura del docente specializzato richiede preparazione specifica, competenze complesse e un’etica educativa fondata sul rispetto della persona e dei suoi diritti.
Il CDSS denuncia:
- L’assoluta contraddizione normativa tra rigetto e accesso a un percorso compensativo;
- Il declassamento della formazione sul sostegno;
- Il pericolo di una scuola inclusiva di facciata, dove i bisogni reali degli alunni con disabilità vengono sacrificati a logiche emergenziali.
Chiediamo con urgenza:
- La revoca della possibilità di accesso ai corsi INDIRE per chi ha ottenuto un rigetto formale;
- Il ripristino di percorsi selettivi e qualificati, basati su titoli regolari e competenze solide come unica formazione che possa garantire degli standard elevati;
- Il coinvolgimento dei docenti specializzati nella definizione delle politiche formative e dei criteri di accesso;
- Un monitoraggio indipendente sull’intera operazione, con attenzione ai reali effetti nelle scuole.
Il sostegno non è un salvagente per titoli bocciati.
È una responsabilità educativa verso i più fragili. E il CDSS non resterà in silenzio.
Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS)
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