Piani regionali di dimensionamento scolastico 2026/27: elenchi in aggiornamento
Il dimensionamento scolastico 2026/27 si aggiorna col DM 124/2025. Definiti i nuovi criteri, coefficienti e il recupero di 80 unità.
Il dimensionamento scolastico 2026/27 entra in una nuova fase operativa. Le Regioni stanno definendo i piani attuativi sulla base del recente decreto interministeriale 124/2025, che aggiorna i criteri precedenti. L'obiettivo è riorganizzare la rete scolastica italiana, introducendo un nuovo coefficiente di 938 alunni e recuperando 80 unità di personale.
Le novità normative del decreto 124/2025
La riorganizzazione della rete scolastica 2026/2027 si basa sul decreto interministeriale n. 124 del 30 giugno 2025, che modifica il precedente quadro normativo del decreto n. 127/2023. Questa revisione legislativa introduce novità nell'assetto organizzativo, cercando un equilibrio sostenibile tra le diverse aree del Paese e tenendo conto delle specificità territoriali. Una modifica rilevante è l'incremento delle dotazioni organiche, con il recupero di 80 unità per dirigenti scolastici e funzionari (ex DSGA). Questa decisione porta il numero massimo complessivo di istituzioni autonome a 7.389, superando il tetto di 7.309 del 2023 e rispondendo alle esigenze amministrative emergenti.
Dimensionamento scolastico e il coefficiente 938
Il fulcro del nuovo piano di dimensionamento scolastico risiede nell'adozione di un parametro aggiornato per definire il numero di sedi attivabili sul territorio. Il riferimento principale diventa ora il coefficiente di 938 alunni per singola istituzione, un valore stabilito per garantire la sostenibilità gestionale delle autonomie. L'applicazione di questo coefficiente non sarà immediata e rigida, poiché il ministero ha previsto una fase di transizione per attenuare l'impatto della riforma. Questa gestione della transizione è cruciale per evitare accorpamenti problematici, specialmente nelle aree interne o a forte calo demografico.
Attuazione regionale e compensazione
Per accompagnare l'attuazione della nuova disciplina, è stato introdotto un incremento transitorio stimato mediamente all'1,60%, volto a rendere meno impattante la riforma nel breve periodo. Questo aumento sarà applicato utilizzando le forme di compensazione interregionale già contemplate dalla normativa, permettendo una flessibilità controllata nella distribuzione delle autonomie. Gli USR e le Regioni stanno pubblicando i piani specifici, cercando di bilanciare la sostenibilità organizzativa con la presenza capillare sul territorio. L'obiettivo è tenere conto delle dinamiche demografiche, salvaguardando le realtà scolastiche nelle zone svantaggiate, pur rispettando i parametri.
I piani di dimensionamento scolastico 2026/27 in corso di pubblicazione
Elenco in aggiornamento.