Piano Casa insegnanti: benefit abitativi per chi accetta le cattedre al Nord
Il Piano Casa Italia includerà gli insegnanti: Valditara annuncia alloggi calmierati per docenti al Nord, modello Castelfranco Veneto replicabile.
Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato l’inserimento del personale scolastico nel Piano Casa Italia, con l’obiettivo di favorire i trasferimenti interregionali verso Lombardia e Veneto. L’iniziativa mira a contrastare il caro affitti che scoraggia molti docenti dall’accettare le immissioni in ruolo, minando la continuità didattica nelle scuole del Nord.
La proposta ministeriale contro il caro affitti
Durante un’intervista a Sky TG24, Valditara ha spiegato di aver avviato un coordinamento con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per inserire docenti e personale ATA nel Piano Casa Italia. Molti insegnanti vincitori di concorso rinunciano infatti a trasferirsi al Nord, soprattutto a Milano, a causa dei canoni di locazione insostenibili rispetto agli stipendi. Per questo il ministro ha definito “intelligente ed efficace” la creazione di un piano specifico per la scuola, capace di garantire alloggi accessibili e continuità didattica.
Risorse e cronoprogramma del Piano Casa Italia
Il piano, introdotto con la legge di bilancio e in fase di attuazione tramite Dpcm e decreti, prevede una dotazione di 660 milioni di euro tra il 2027 e il 2030. Sono previsti 100 milioni iniziali per progetti pilota e incrementi graduali fino a 230 milioni nell’ultimo anno. Le risorse saranno destinate al recupero di alloggi sfitti, alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica e alla semplificazione normativa del Testo Unico dell’Edilizia. La strategia combina fondi europei e capitali pubblico-privati nel settore del social housing, con l’obiettivo di offrire case a prezzi calmierati nelle aree metropolitane e nei territori con maggiore tensione abitativa.
Il modello Castelfranco Veneto come esempio replicabile
Un primo banco di prova del progetto è rappresentato da Castelfranco Veneto, dove Comune, Ater/Aeep e Ufficio Scolastico Regionale hanno attivato un accordo per destinare alloggi calmierati a docenti e collaboratori scolastici trasferiti. Dal settembre scorso vengono offerti contratti fino a due anni rinnovabili, con canoni modulati in base alla metratura. L’assegnazione è gestita tramite bando pubblico e patrimonio ristrutturato dall’Azienda di edilizia popolare. Questo modello, indicato come replicabile a livello nazionale, punta a favorire l’inserimento del personale e a garantire stabilità nelle scuole. Con oltre 41 mila nuovi docenti di ruolo previsti, il governo intende tradurre la strategia in misure concrete coordinate tra i ministeri competenti.