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Precariato, possibile ottenere l’abilitazione con 36 mesi di servizio: pronti al ‘ricorso’ per aspirare alla I Fascia GPS

Basta al precariato. Una recente sentenza del Consiglio di Stato a favore dei docenti supplenti apre possibili scenari su questo argomento

Ultime notizie 19 Luglio 2020, Precariato – Recentemente, il Consiglio di Stato mediante la sentenza n. 4167 del 30 giugno 2020, ha riconosciuto l’abilitazione all’insegnamento a quei docenti che abbiano maturato un servizio pari a 36 mesi. Una sentenza che ha certamente fatto piacere al mondo del precariato, specie quello del comparto scuola.

Il precariato dice basta allo sfruttamento indiscriminato: una sentenza del Consiglio di Stato ha fatto chiarezza

Dal punto di vista giurisprudenziale questa sentenza viene definita storica perchè getta le basi verso possibili scenari volti al cambio di rotta circa questo fenomeno molto presente in alcuni ambiti lavorativi pubblici. Quello che ci si auspica è una vera riforma del precariato in Italia e non delle sentenze a macchia di leopardo in tutto il Paese. Insomma, in una parola sola: la politica deve normare l’abuso incontrollato e oramai diffuso del ricorso al precariato.

Questa ultima sentenza del Consiglio di Stato ha di fatto certificato la tesi sposata da tutti i sindacati di categoria oltre che delle tante associazioni di lavoratori, i quali sostengono che tutti coloro che abbiano prestato il loro lavoro con almeno 3 anni di servizio (di 180 giorni) presso scuole pubbliche o paritarie o con servizio misto devono essere inseriti nella prima fascia GPS (ex seconda fascia delle graduatorie d’Istituto).

Oggi, dopo l’emanazione del provvedimento relativo alle nuove GPS (e in attesa delle imminenti pubblicazione delle relative Graduatorie Provinciali) molte associazioni e sindacati stanno predisponendo dei ricorsi collettivi al TAR, ricorsi volti all’impugnazione del relativo decreto che regolamenterà la procedura di ‘sfruttamento legalizzato dei supplenti’ che si praticherà in futuro. Di fatto, i ricorsi avranno come obbiettivo principale l’inserimento nella prima fascia delle nuove GPS di tutti coloro che avranno svolto per 3 anni il servizio (di 180 giorni) di insegnante nella scuola pubblica o paritaria.

La platea dei docenti che potranno ricorrere contro le nuove procedure delle GPS

Ma vediamo chi potrà ricorrere alle nuove procedure GPS:

  • docenti con 36 mesi di servizio specifico su materia prestato in scuola statale;
  • docenti con 36 mesi di servizio specifico su sostegno prestato in scuola statale;
  • docenti con 36 mesi di servizio specifico su materia prestato in scuola paritaria o servizio misto scuola statale e paritaria;
  • docenti con 36 mesi di servizio specifico su sostegno prestato in scuola paritaria o servizio misto statale e paritaria.
  • docenti con 36 mesi di servizio generico di cui un anno specifico sulla materia richiesta in scuola paritaria o servizio misto statale, paritaria e cfp;

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