All’inizio dell’anno scolastico (ma la notizia viene riportata dalla stampa solo oggi) la mamma di un piccolo alunno di una scuola materna di Bolzano viene denunciata dai Carabinieri della stazione locale per aver presentato presso quell’Istituzione una falsa certificazione vaccinale del proprio figlio.
Genitore denunciata alla procura per aver presentato a scuola una falsa certificazione vaccinale del figlio
In questo caso si trattava della vaccinazione obbligatoria necessaria per la permanenza a scuola degli alunni. La Preside dell’istituto scolastico, insospettita subito da quel documento, contatta immediatamente l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige per controllare la veridicità di quell’atto. Con sorpresa e tanta amarezza si scopre che quel documento era falso.
La preside, a questo punto, informa dell’accaduto i carabinieri della stazione di Brunico, in provincia di Bolzano e questi sequestrano quell’atto e denunciano alla Procura la donna. Il reato in questo caso è falso in atto pubblico.
Bisogna anche sottolineare come in Alto Adige risulta essere ancora presente ed attivo un elevato numero di genitori no vax, quasi una sorta di movimento che si oppone da molti anni alle vaccinazioni obbligatorie, soprattutto dei più piccoli.
La donna, originaria del comune di San Vigilio di Marebbe (Bolzano), aveva l’obbligo, così come tutti gli altri genitori, di presentare una certificazione vaccinale alla scuola materna frequentata dal figlio.
Grazie all’intuito della dirigente scolastica, la quale aveva sin da subito sospettato sulla genuinità di quel documento, dell’AS e delle forze dell’ordine si è riusciti in poco tempo a scoprire il grave reato. La donna è stata denunciata alla procura di Bolzano, ipotizzando per lei il reato di falso materiale in atto pubblico.
La nota dell’Arma dei Carabinieri sull’accaduto
A tal proposito, l’Arma dei Carabinieri dell’Alto Adige in una nota scrive: “Purtroppo c’è ancora chi mette a repentaglio la vita dei propri figli e dei figli degli altri mandando a scuola i bambini senza i vaccini obbligatori. Per fortuna vi sono dirigenti scolastici presenti e attenti e vi è sempre una sinergia tra istituzioni, scuola, sanità e carabinieri, che permette di arginare questi abusi“.
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