sabato, 14 Dicembre 2024
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Prevenire la violenza e la discriminazione per costruire il futuro

Le parole di Ornella Cuzzupi invitano a un intervento urgente contro violenza e discriminazione nella scuola, per proteggere il futuro delle nuove generazioni.

Riceviamo e pubblichiamo le parole della Segretaria Nazionale dell’UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, che esprimono una profonda preoccupazione e un urgente appello all’azione. Le sue riflessioni sollevano interrogativi cruciali su una realtà che spesso tendiamo a ignorare. La violenza e la discriminazione, in tutte le loro forme, sono diventate fenomeni quotidiani che minacciano il futuro delle nuove generazioni. In questo contesto, la scuola, tradizionale baluardo di crescita e formazione, non può rimanere passiva di fronte a una situazione tanto grave.

Con lucidità e determinazione, la Cuzzupi esprime una diagnosi chiara e una proposta concreta. Non basta più indignarsi; è il momento di agire. L’emergenza educativa e sociale è ormai evidente, e solo attraverso un intervento strutturale e coordinato sarà possibile fermare il dilagare di modelli negativi che minano la coesione sociale e il rispetto reciproco.

Cuzzupi: Basta, Basta, Basta! Adesso occorre agire!

“Non vi sono parole che possano spiegare la profonda angoscia generata dagli avvenimenti, ormai quasi quotidiani, che hanno come soggetti e vittime giovani vite. Le assurde ragioni della violenza stanno avendola meglio sui modelli a cui dovrebbe ispirarsi ogni società civile. Non basta indignarsi. È il momento di prendere atto di un’emergenza ormai palesee di mettere mano a interventi strutturali, di analisi ma anche di verifica e azione diretta. La scuola è il primo argine alla degenerazione ormai evidente che rischia di allargarsi a macchia d’olio a causa dello spirito di emulazione e di esaltazione, caratteristiche proprie di un processo di crescita che, se non orientato in maniera corretta, porta a deleterie circostanze”.

Le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, non sono solo colme di preoccupazione, ma invitano l’istituzione scolastica a prendere urgenti provvedimenti in merito.

Tutto il personale scolastico è impegnato, da sempre, a fornire una prospettiva costruttiva del domani. Ora, occorre che questi sforzi siano supportati da una visione più complessa e completa che ad ogni minima evidenza di degenerazione possa contribuire ad intervenire prima che si sfoci in drammi e tragedie inverosimili. Occorre investire in questo.

Creare una più forte sinergia tra istituzione scolastica e famiglie a cui dare sostegno ed elementi atti a limitare una serie di modelli negativi che vanno dall’esaltazione di una certa malavita, che spesso per puri interessi commerciali e di audience fanno apparire come ammantata di un alone di fascino, sino ad arrivare ad atteggiamenti arroganti verso i più deboli o verso quelli considerati diversi dal branco.  Non è solo questione di social – continua il Segretario Nazionale–è proprio un tipo di pseudo-valore che bisogna sradicare facendo sì che il rispetto, l’educazione e la capacità di interloquire diventino elementi fondanti di nuovi modelli giovanili.

Proposta di intervento

Ornella Cuzzupi non si è però fermata a dare valutazioni, con il suo staff ha formulato una precisa proposta ai Vertici Ministeriali.

Occorre quindi – afferma la Cuzzupi – individuare una struttura che all’interno dell’istituzione, sia delegata alla verifica e all’approfondimento delle varie situazioni che possono destare preoccupazione. Ormai occorre agire per il rispetto della legalità, della giustizia e contro l’idea stessa di violenza e discriminazione. Noi, come UGL Scuola, chiediamo al Ministro che si dia vita ad un Osservatorio Nazionale contro la violenza e le discriminazioni in ambito scolastico.

Un Organismo la cui funzione dovrà essere quella di identificare i processi discriminatori e violenti nelle varie realtà, attivarsi per correggerli, prevenirli e trattarli non con la mera scure ma in modo che possano venir superati attraverso idonee azioni. Un Organismo alimentato da analoghe strutture miste docenti-alunni-famiglie da realizzare nell’ambito di ogni Ufficio Scolastico Regionale e facente capo al dirigente di riferimento. Una proposta che vuol lanciare un messaggio ai ragazzi: per essere sé stessi e valorizzare il proprio io occorre avere il coraggio di tendere la mano al prossimo, la violenza è vigliaccheria e non porta altro che dolore e rimorsi. Non si crea così il domani.

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