Pubblica amministrazione e AI: più velocità, più sicurezza

Legge sull’AI nella Pubblica Amministrazione punta a migliorare efficienza e servizi senza compromettere diritti, dignità e controllo umano.

27 settembre 2025 11:30
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La Legge 23 settembre 2025, n. 132 stabilisce regole precise per l’impiego dell’intelligenza artificiale nelle pubbliche amministrazioni, puntando a migliorare le condizioni lavorative, aumentare l’efficienza e ridurre i tempi di lavoro, con pieno rispetto dei diritti dei dipendenti e della responsabilità umana.

L’AI e le condizioni lavorative (Articolo 11)

L’articolo 11 della legge delinea i criteri per l’adozione dell’intelligenza artificiale nei rapporti di lavoro, sottolineando che la tecnologia deve migliorare le condizioni dei dipendenti. Si evidenzia la tutela dell’integrità psicofisica, la qualità delle prestazioni e la produttività. Ogni implementazione deve rispettare la dignità del lavoratore e garantire la riservatezza dei dati, secondo quanto previsto dall’articolo 1-bis del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 152. L’uso dei sistemi intelligenti è vincolato alla neutralità rispetto a fattori identitari: nessuna discriminazione per sesso, età, origine, credo, orientamento o condizione economica è ammessa. L’obiettivo è integrare l’AI senza compromettere i diritti inviolabili dei lavoratori, assicurando un impiego etico e trasparente.

L’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione (Articolo 14)

Nel settore pubblico, l’AI ha funzione strumentale, volta a ottimizzare le attività amministrative senza sostituire il giudizio umano. L’articolo 14 evidenzia tre finalità principali: aumento dell’efficienza, riduzione dei tempi di lavoro e miglioramento dei servizi a cittadini e imprese. Ogni decisione rimane sotto il controllo umano: chi firma un provvedimento mantiene la piena responsabilità del contenuto, anche se l’atto è stato elaborato con supporto tecnologico. La legge richiede inoltre la tracciabilità completa di ogni intervento dell’AI e la comprensibilità dei sistemi utilizzati, garantendo la trasparenza e la possibilità di verifica.

Formazione, investimenti e implementazione consapevole

L’adozione dell’AI nelle pubbliche amministrazioni richiede investimenti organizzativi e formativi mirati a sviluppare competenze tecniche e trasversali dei dipendenti. La norma stabilisce che l’implementazione avvenga senza nuovi oneri finanziari, utilizzando risorse già disponibili. L’obiettivo è un utilizzo consapevole e responsabile della tecnologia, che potenzi le capacità operative degli enti pubblici, aumenti l’efficienza dei processi e riduca i tempi di lavoro, garantendo al contempo il rispetto della normativa vigente e dei diritti dei lavoratori.