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Quattordicesima mensilità INPS Luglio 2025: guida completa per i pensionati

Quattordicesima INPS luglio 2025: fino a 655 euro extra per i pensionati. Requisiti, calcolo e come ricevere il doppio assegno

uglio 2025 porta una buona notizia per molti pensionati italiani: un doppio assegno. Oltre alla pensione ordinaria, l’INPS erogherà la quattordicesima mensilità, un importo aggiuntivo che può raggiungere i 655 euro. Questo beneficio rappresenta un importante supporto economico per diverse categorie di pensionati, con importi che variano in base a reddito e anni di contribuzione.

La Quattordicesima: un Bonus per i pensionati a luglio 2025

A luglio 2025, l’INPS distribuisce la quattordicesima mensilità a una platea specifica di pensionati, rappresentando un significativo bonus economico. Questo assegno aggiuntivo, non un pagamento ordinario, riconosce anni di contribuzione e un reddito complessivo che rientra in determinate fasce. Per molti, arriva automaticamente insieme alla pensione di luglio, alleggerendo le spese estive o fornendo un cuscinetto finanziario extra. L’INPS gestisce l’accredito direttamente, semplificando il processo per i beneficiari.

Requisiti di accesso: chi ne ha diritto

Non tutti i pensionati ricevono la quattordicesima mensilità. L’INPS la destina a coloro che soddisfano precisi requisiti anagrafici e reddituali.

Per ottenere la quattordicesima, il pensionato deve aver compiuto almeno 64 anni di età entro il 31 luglio dell’anno di erogazione. Per chi compie 64 anni tra agosto e dicembre, l’INPS eroga la quattordicesima con la rata di pensione di dicembre.

Il reddito complessivo individuale annuo rappresenta il secondo criterio fondamentale. L’INPS considera tutti i redditi assoggettabili all’IRPEF, inclusi quelli esenti, ma esclude alcuni specifici come i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e il reddito della casa di abitazione. La soglia massima di reddito per accedere alla quattordicesima è fissata a 2 volte il trattamento minimo INPS.

Calcolo della Quattordicesima: importi e anni di contribuzione

L’importo della quattordicesima non è fisso; varia in base a due fattori principali: il reddito complessivo annuo del pensionato e gli anni di contribuzione versati. Più anni di contribuzione si hanno, maggiore sarà l’importo della quattordicesima. Allo stesso modo, l’ammontare diminuisce all’aumentare del reddito, entro le soglie stabilite.

Gli importi minimi della quattordicesima partono da 336 euro e possono arrivare fino a 655 euro per i pensionati con un reddito più basso e un maggior numero di anni di contribuzione. L’INPS stabilisce fasce di reddito e importi specifici, assicurando una distribuzione equa del beneficio.

Ecco una tabella riassuntiva degli importi indicativi della quattordicesima mensilità, in base agli anni di contribuzione e alle fasce di reddito (il trattamento minimo INPS 2025 sarà soggetto a rivalutazione):

Anni di ContribuzioneReddito Fino a 1.5 Volte Trattamento Minimo INPSReddito Oltre 1.5 e Fino a 2 Volte Trattamento Minimo INPS
Fino a 15 anniCirca 336 euroCirca 420 euro
Da 15 a 25 anniCirca 404 euroCirca 504 euro
Oltre 25 anniCirca 473 euroCirca 588 euro

Nota: Questi importi sono indicativi e potrebbero variare leggermente in base alle tabelle ufficiali INPS per il 2025, che tengono conto della rivalutazione annuale del trattamento minimo.

Come verificare la Quattordicesima: comunicazioni INPS

L’INPS comunica direttamente ai beneficiari l’accredito, lo fa principalmente attraverso due canali:

  • SMS: Un messaggio sul cellulare avvisa i pensionati dell’imminente accredito, specificando che si tratta di un importo provvisorio.
  • Modello OBIS/M: Il modello OBIS/M, disponibile sul sito dell’INPS accedendo con SPID, CIE o CNS, contiene il dettaglio della pensione annuale e indica l’importo della quattordicesima. Questa comunicazione precisa anche la natura provvisoria dell’importo, soggetto a una successiva verifica sui redditi effettivi del pensionato.

Questo sistema di comunicazione garantisce che i pensionati siano informati tempestivamente sull’erogazione del bonus e possano verificare la correttezza dell’importo ricevuto. In caso di dubbi o discrepanze, l’INPS mette a disposizione i propri canali di contatto e i patronati per fornire assistenza.

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