A Recanati, una giovane studentessa con problemi di salute vive ogni giorno un’odissea per poter accedere al suo diritto all’istruzione. Questo caso, che dura ormai da anni, mette in evidenza le difficoltร di chi, pur desiderando studiare, si trova a dover affrontare barriere fisiche e logistiche che ne ostacolano lโaccesso alla scuola. Per ora, la ragazza รจ costretta a seguire le lezioni da casa, sperando in una soluzione che le consenta di tornare in aula in sicurezza.
Un tragitto insicuro e problematico
La studentessa vive a Villa Musone, una frazione di Recanati, e ogni mattina affronta un tragitto che per lei si rivela insostenibile. Accompagnata dai familiari fino alla fermata del bus in via Capodaglio, una strada trafficata e pericolosa, la giovane prende il mezzo pubblico per raggiungere la scuola. L’alberghiero di Loreto, a cui รจ iscritta, รจ a qualche chilometro di distanza, e per arrivarci deve prendere un altro autobus. Una routine complessa che non solo espone la studentessa ai pericoli della strada, ma la costringe anche a sopportare le difficoltร legate alla sua condizione di salute.
I disagi dovuti alla malattia
La ragazza, infatti, soffre di disturbo bipolare e necessita di terapie farmacologiche specifiche, che comportano anche frequenti necessitร di visite in bagno. Questi disagi fisici ed emotivi hanno reso sempre piรน difficile per lei frequentare la scuola, fino al punto che la giovane รจ stata ricoverata in ospedale per due settimane. La sua condizione, che richiede un sostegno costante, diventa insostenibile nel contesto di un sistema scolastico e di trasporti non adattato alle sue necessitร .
La mancanza di soluzioni pratiche
Anche se nel tempo si รจ cercato di sensibilizzare le istituzioni, i problemi legati al trasporto non sono stati risolti. Negli anni passati, il consigliere della Lega Benito Mariani aveva provato a intervenire, chiedendo una deviazione di 50 metri per rendere la fermata piรน sicura, ma senza successo. La situazione rimane invariata e la famiglia della giovane non chiede trattamenti speciali, ma solo che venga rispettato il diritto di ogni studente ad accedere allโistruzione in sicurezza.
Una battaglia che continua
La famiglia continua a lottare per garantire alla ragazza il diritto a un percorso scolastico sereno, ma la situazione evidenzia un problema piรน ampio: lโincapacitร delle istituzioni di garantire un accesso equo allโistruzione per tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche. Il caso solleva domande fondamentali sul sistema di trasporti pubblici e sul loro adeguamento alle necessitร degli studenti con disabilitร . Fino a quando questa situazione non verrร risolta, la giovane continuerร a seguire le lezioni a distanza, sperando che il suo ritorno in aula possa finalmente avvenire in un contesto piรน sicuro e favorevole.
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