HomeComunicatiReggenze scolastiche: il ruolo 'chiave' dei collaboratori del dirigente, nota stampa Ancodis

Reggenze scolastiche: il ruolo ‘chiave’ dei collaboratori del dirigente, nota stampa Ancodis

Con mille scuole con le reggenze, emerge il ruolo cruciale ma non riconosciuto dei collaboratori del dirigente. La loro funzione e la richiesta di tutele.

Con l’avvio del nuovo anno scolastico, circa mille istituti si troveranno senza un dirigente titolare, gestiti dalle reggenze scolastiche. Questa situazione evidenzia il ruolo fondamentale ma non riconosciuto dei collaboratori del dirigente, figure professionali che ne sostengono il lavoro. Ecco il comunicato Ancodis.

L’emergenza delle reggenze scolastiche

L’imminente avvio dell’anno scolastico porta alla luce una criticità ricorrente: circa mille istituti scolastici saranno privi di un dirigente scolastico titolare. Per assicurare la continuità amministrativa e didattica, gli Uffici Scolastici Regionali (USR) procederanno con l’assegnazione di incarichi di reggenza. Questa soluzione, sebbene necessaria, impone un carico di responsabilità aggiuntivo ai dirigenti che accettano di guidare temporaneamente due istituti.

Il supporto invisibile dello staff

La gestione di una reggenza è resa possibile grazie al contributo essenziale dei collaboratori del dirigente. Queste figure, spesso docenti con grande esperienza, costituiscono la cosiddetta “squadra dell’autonomia“. Il loro operato quotidiano affianca il dirigente, coadiuvandolo nella governance dell’istituto e rendendo sostenibile un incarico altrimenti estremamente gravoso. Si tratta di un supporto strategico per il buon funzionamento della scuola.

Una professionalità senza contratto

Nonostante il loro ruolo cruciale, la figura del collaboratore non trova un adeguato riconoscimento professionale nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Migliaia di docenti svolgono un lavoro aggiuntivo di natura organizzativa e gestionale, assumendo deleghe e responsabilità, senza che questo si traduca in avanzamenti di carriera o in un inquadramento specifico. La loro professionalità, di fatto, non ha un’esistenza formale nel contratto nazionale.

La richiesta di un riconoscimento formale

L’associazione ANCODIS chiede che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le Organizzazioni Sindacali affrontino la questione. La richiesta è semplice: dare un riconoscimento contrattuale formale a queste figure di sistema. Si sottolinea come le competenze acquisite in anni di collaborazione e attraverso percorsi formativi specifici rappresentino un patrimonio che non deve essere disperso, ma valorizzato per il bene dell’intera comunità scolastica.

La stabilittà di un sistema scolastico complesso

In sintesi, la gestione delle numerose reggenze nel sistema scolastico italiano si basa sul lavoro indispensabile dei collaboratori dei dirigenti. La stabilità del sistema dipende da queste figure, per le quali si chiede un urgente riconoscimento giuridico e contrattuale.

Il comunicato Ancodis

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