lunedì, 21 Aprile 2025
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Riconosciuti a docenti precari stipendio e carriera: storica vittoria Anief in cassazione

Docenti precari: storica vittoria in Cassazione! Salvaguardia stipendi (fascia 3-8) e ricostruzione carriera riconosciute. Anief esulta per la parità di diritti.

La Corte di Cassazione ha sancito un principio fondamentale per i docenti precari: essi hanno diritto sia alla salvaguardia stipendiale relativa alla fascia 3-8 anni, sia alla ricostruzione della carriera con il riconoscimento di 180 giorni di servizio come un intero anno scolastico. Questa storica sentenza accoglie la tesi sostenuta con forza dall’Anief, annullando di fatto una limitazione prevista dal CCNL del 4 agosto 2011.

Secondo la Cassazione, l’articolo 2 del suddetto contratto collettivo contrasta con la normativa europea nella parte in cui riserva la conservazione ad personam della fascia stipendiale 3-8 e il relativo incremento economico al solo personale a tempo indeterminato in servizio al 1° settembre 2010. La Corte ha chiarito che questa disparità di trattamento, basata sulla diversa tipologia contrattuale al momento dell’entrata in vigore della norma, non è giustificata e deve essere disapplicata.

Anief esulta: “Parità di dignità per il lavoro precario”

Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, ha espresso grande soddisfazione per la decisione della Cassazione. “La Corte ha confermato un principio che come Anief sosteniamo da sempre: il lavoro ha pari dignità, a prescindere dalla forma contrattuale,” ha dichiarato Pacifico. “Negare ai docenti precari, un trattamento economico identico a quello dei colleghi di ruolo, solo a causa del loro status formale, costituisce una palese violazione del diritto europeo. Questa decisione rende giustizia a migliaia di insegnanti che per anni hanno garantito continuità didattica e professionalità al nostro sistema scolastico.” La pronuncia rappresenta una significativa vittoria legale per il sindacato, che da tempo si batte per i diritti dei lavoratori precari della scuola.

Sconfitta la tesi del Ministero: nessuna “discriminazione alla rovescia”

La sentenza della Cassazione smonta la tesi del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), secondo cui l’applicazione congiunta della salvaguardia stipendiale e della ricostruzione della carriera avrebbe generato una “discriminazione alla rovescia” ai danni dei docenti assunti a tempo indeterminato. Il Ministero sosteneva che il riconoscimento come anno intero dei 180 giorni di servizio prestati dai precari, unito alla salvaguardia stipendiale, avrebbe portato questi ultimi a una progressione economica più rapida rispetto ai colleghi di ruolo. La Suprema Corte ha respinto questa argomentazione, richiamando precedenti della Corte di Giustizia Europea.

Quest’ultima ha chiarito che l’esclusione totale e incondizionata dei periodi di servizio a tempo determinato per la determinazione dell’anzianità e della retribuzione al momento dell’assunzione a tempo indeterminato non può costituire una “ragione obiettiva” per giustificare la disparità di trattamento.

Anief prosegue la battaglia: emendamento e rinnovo RSU per i diritti dei docenti

L’Anief non intende fermarsi qui. Il sindacato ha proposto un emendamento al decreto legge PA 25/2025 per il ripristino del primo gradone stipendiale (fascia 3-8 anni) negli scatti di anzianità per i neoassunti. Questa richiesta è stata inserita anche nella piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022-2024. L’obiettivo è eliminare la rimozione di questo primo “gradone” stipendiale operata nei precedenti contratti.

Per rafforzare la propria azione sindacale, Anief invita tutti i lavoratori della scuola a votare per il sindacato in occasione del rinnovo delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) in programma il 14, 15 e 16 aprile 2025. La piattaforma politica e sindacale dell’Anief per il rinnovo delle RSU include obiettivi cruciali come la parità di trattamento economico e giuridico tra precari e di ruolo, l’adeguamento degli stipendi all’inflazione, l’introduzione di specifiche indennità e l’eliminazione dei vincoli alla mobilità, con un focus costante sulla valorizzazione del lavoro di tutti i docenti.

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