La vicenda legata al ricorso contro il decreto ministeriale sulla continuità dei docenti di sostegno a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026 si arricchisce di nuovi sviluppi. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti di stampa, il Tar Lazio non ha respinto l’istanza cautelare urgente avanzata da FLC CGIL e Gilda degli Insegnanti.
Chiarimenti sul ricorso contro il decreto continuità sostegno
In realtà, il Tar Lazio ha emesso un provvedimento provvisorio, ma l’udienza per la discussione cautelare del ricorso è stata ufficialmente fissata per il 21 maggio 2025. Tale precisazione arriva direttamente dai sindacati ricorrenti, che smentiscono categoricamente le notizie di un presunto rigetto definitivo dell’istanza presentata per la sospensione urgente del decreto.
Le ragioni del ricorso sindacale
Secondo quanto dichiarato da FLC CGIL e Gilda, il decreto risulta inadeguato e inefficace, non solo rispetto alle esigenze specifiche degli alunni con disabilità, ma anche sul fronte della tutela dei diritti dei docenti precari. I sindacati ribadiscono che la misura ministeriale penalizza la qualità dell’inclusione scolastica e mina le garanzie occupazionali dei lavoratori a tempo determinato.
Prossimi sviluppi del ricorso
Il 21 maggio sarà quindi una data cruciale per il futuro del decreto: durante l’udienza, i legali delle organizzazioni sindacali esporranno le motivazioni a sostegno della richiesta di sospensione. L’obiettivo principale resta quello di ottenere un intervento immediato per bloccare gli effetti di una normativa considerata non conforme ai principi di equità educativa e rispetto dei diritti dei lavoratori.
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