Riforma della Maturità 2026: ecco come cambia il nuovo 'Esame di Stato'
La riforma della Maturità 2026 introduce un nuovo orale obbligatorio e modifiche alla seconda prova scritta per un esame più moderno e completo.
E' già pronta la riforma della Maturità che entrerà in vigore a partire dal 2026. Il Consiglio dei Ministri esaminerà il decreto predisosto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito che prevede un nuovo esame orale multidisciplinare e l'obbligatorietà del colloquio finale. Restano confermate le due prove scritte, anche se la seconda subirà importanti modifiche per alcuni indirizzi di studio. Si torna alla vecchia denominazione "Esame di Maturità".
La nuova struttura delle prove
La riforma dell'esame di Maturità non sarà solo un cambio di nome. Mentre la prima prova scritta di italiano resterà invariata, la seconda prova vedrà novità significative. Per indirizzi come matematica, ad esempio, si valuta l'introduzione di quesiti di logica e capacità di problem solving. L'obiettivo è modernizzare la valutazione, rendendola più aderente alle competenze richieste oggi.
Il colloquio orale diventa cruciale
La vera rivoluzione riguarda sicuramente la prova orale. Il nuovo colloquio sarà multidisciplinare e mirerà a valutare la capacità di argomentazione e l'autonomia dello studente. Particolare attenzione sarà data ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) e all'educazione civica. Questa prova sarà un momento fondamentale del percorso dello studente.
Obbligatorietà del colloquio orale e le relative conseguenze
Una delle novità più importanti sarà l'obbligatorietà del colloquio orale. Gli studenti che decideranno di non presentarsi alla prova, pur avendo superato gli scritti, non otterranno il diploma e dovranno ripetere l'anno scolastico. Questa misura mira a restituire il giusto valore a tutte le fasi dell'esame, contrastando i recenti episodi di assenteismo volontario al colloquio finale.
La riforma della Maturità 2026 dunque reintroduce la denominazione storica e rende il colloquio orale obbligatorio: chi si rifiuterà di sostenerlo sarà bocciato. Restano le due prove scritte, ma la seconda prova sarà aggiornata per testare logica e problem solving, con un focus maggiore su PCTO ed educazione civica per una valutazione più completa dello studente.