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Ritardi arretrati della retribuzione di risultato e delle reggenze: ANP sollecità i pagamenti

L’ANP chiede il pagamento urgente degli arretrati per le retribuzioni di risultato e le reggenze, bloccati da mesi. Migliaia di Presidi attendono risposte.

L’ANP ha chiesto un intervento urgente per sbloccare il pagamento degli arretrati legati alla retribuzione di risultato e alle reggenze, fermi da mesi a causa dei ritardi nei controlli ministeriali. La situazione riguarda migliaia di dirigenti scolastici in attesa di somme già maturate.

Retribuzioni bloccate e nuove regole dal 2024/25

La retribuzione di risultato, comprensiva degli importi per le reggenze, è stata finora corrisposta annualmente in base alla fascia di complessità dell’istituto. Dal 2024/25, cambierà il criterio di assegnazione, che sarà legato agli esiti della valutazione. Il contratto collettivo 2019-2021, firmato il 7 agosto 2024, ha previsto aumenti sulle voci fisse e, in parte, anche sulla quota variabile con decorrenza 1° gennaio 2021. Questo ha reso necessario un aggiornamento del FUN (Fondo Unico Nazionale), da cui derivano le risorse per le retribuzioni di posizione, risultato e reggenze.

Ritardi nei controlli bloccano gli arretrati degli anni 2020-2025

Il Ministero ha proposto un CCNI per integrare la retribuzione di risultato degli anni 2020/21, 2021/22 e 2022/23, con un accordo siglato il 27 febbraio 2025. Per il 2023/24 e 2024/25 sono stati invece aggiornati i provvedimenti sul FUN. Tuttavia, dopo la firma, il contratto deve passare al vaglio degli organi di controllo: a oggi, il visto sul CCNI del 27 febbraio non è ancora arrivato. Questo blocco sta ritardando la liquidazione per il 2023/24 e rallenta anche le trattative per il contratto integrativo 2024/25.

L’appello dell’ANP sugli arretrati: tempi inaccettabili, servono risposte immediate

L’ANP, pur riconoscendo l’importanza dei controlli, giudica eccessivi i ritardi accumulati. L’associazione chiede la sottoscrizione definitiva del contratto integrativo per il triennio 2020-2023, il pagamento delle somme dovute per il 2023/24 e l’avvio rapido delle trattative per il 2024/25. I dirigenti scolastici, sottolinea l’ANP, hanno lavorato con dedizione e senso del dovere e non meritano ulteriori rinvii nei compensi loro spettanti.

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