Saluto romano al liceo: condotta abbassata e scrutini riaperti

Trentuno maturandi romani fanno il saluto romano a scuola: la preside abbassa la condotta e i docenti denunciano il fallimento educativo della scuola

15 giugno 2025 19:27
Saluto romano al liceo: condotta abbassata e scrutini riaperti - No educativo
No educativo
Condividi

Trentuno maturandi di un liceo romano si sono fotografati a petto nudo eseguendo il saluto romano davanti a uno striscione fascista. La preside riapre gli scrutini e abbassa il voto di condotta. I docenti condannano l’episodio come un grave oltraggio ai valori costituzionali e segnale di fallimento educativo

La messa in scena: simboli fascisti e saluto romano

L’episodio è avvenuto il 6 giugno scorso nel cortile di un liceo di Roma, durante i festeggiamenti per la fine dell’anno scolastico. In un contesto inizialmente goliardico, trentuno maturandi si sono messi a petto nudo, hanno srotolato uno striscione con caratteri riconducibili al Ventennio e hanno posato per una foto collettiva, eseguendo il saluto romano. L’immagine è diventata virale prima sui social e poi sulla stampa nazionale. Secondo le cronache, le studentesse del gruppo si sono astenute dal gesto, ma la scelta scenica ha comunque assunto una valenza simbolica forte e inequivocabile. L’impatto visivo della provocazione è stato altissimo, generando sdegno e polemiche diffuse.

La risposta della preside e del consiglio di classe: abbassano il voto di condotta

La dirigente scolastica ha agito con prontezza. Ha convocato il collegio docenti d’urgenza e disposto la riapertura degli scrutini, abbassando il voto di condotta agli studenti coinvolti. “Abbiamo abbassato il voto di condotta perché oggi ha un peso specifico significativo”, ha dichiarato, ricordando che il liceo è particolarmente attivo nell’educazione civica. Il provvedimento ha voluto dare un segnale educativo chiaro, rafforzando il principio che la scuola non può restare neutrale di fronte a gesti che richiamano ideologie antidemocratiche. L’intera comunità scolastica è stata chiamata a riflettere su quanto accaduto, ponendo l’accento sull’inadeguatezza di certi comportamenti.

La denuncia dei docenti e il valore dell’educazione civica

La maggioranza dei docenti ha firmato un documento ufficiale di condanna, definendo l’episodio “un oltraggio ai valori democratici sanciti dalla Costituzione”. Secondo gli insegnanti, l’episodio rappresenta un’inquietante sottovalutazione del significato storico del saluto romano, ma anche un fallimento del percorso educativo. Hanno espresso amarezza per l’incapacità di trasmettere a tutti gli studenti il valore della cittadinanza attiva, della memoria e della responsabilità democratica. L’episodio impone una riflessione profonda sul ruolo della scuola, oggi più che mai chiamata a contrastare il riemergere di simboli e gesti legati a ideologie autoritarie.

Le conseguenze di un voto di condotta basso

Alla luce delle norme in vigore, un voto di condotta pari o inferiore a sei può compromettere la carriera scolastica degli studenti. In caso di sei decimi, il giudizio finale viene sospeso e gli alunni devono presentare un elaborato critico sulla cittadinanza attiva, che sarà valutato dal consiglio di classe. Senza presentazione o con valutazione insufficiente, lo studente non è ammesso all’anno successivo. Se il voto è inferiore a sei, scatta direttamente la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato. Inoltre, anche chi ottiene la sufficienza potrebbe essere penalizzato, perché il punteggio più alto del credito scolastico si attribuisce solo con una condotta pari o superiore a nove.