SBC: gli aumenti esigui ai docenti e le proteste tardive
Il gruppo SBC analizza criticamente le lamentele social degli insegnanti sugli aumenti del CCNL, evidenziando la mancanza di mobilitazione.
La riflessione proposta da SBC mette in luce il paradosso dei docenti italiani. Mentre i social si riempiono di critiche per gli aumenti esigui, l'autore sottolinea come la scarsa partecipazione agli scioperi passati abbia indebolito il potere contrattuale dell'intera categoria.
SBC: gli insegnanti si lamentano sui social per i 40/80 euro netti di aumento contrattuale. Ma lamentarsi ex post è ridicolo.
Gli insegnanti in questi giorni di festa sui social si fanno due calcoli tra il lordo e il netto dell'aumento contrattuale e si rendono conto ex post che i loro stipendi a gennaio/ febbraio, dopo la firma definitiva del CCNL 22/24 detto "ponte", aumenteranno dai 40 agli 80 euro netti, neppure una spesa in più al supermercato.
Ovviamente lamenti a go go, anche la vigilia e a Natale, naturalmente una critica serrata ai sindacati firmatari che fanno comunicati con cifre al lordo, ma al momento in cui queste cifre si determinavano, cioè un anno fa, gli insegnanti e gli ATA italiani dov'erano e quegli stessi che oggi parlano sui social di aumenti ridicoli e di diminuzione del potere d'acquisto dei loro stipendi allora dov'erano ? In particolare per non parlare dello sciopero del 12 dicembre scorso indetto guarda caso da un sindacato non firmatario, dov'erano durante lo sciopero del dicembre 2024 che riguardava proprio il contratto di cui ora si lamentano ? ( partecipazione di poco più del 5%) Erano al lavoro in classe e deridevano quei pochi che scioperavano.
Gli insegnanti devono capire 4 cose:
Che se restano a guardare, senza lotta non otterranno mai nulla e perché di grazia dovrebbero?
Che se i sindacati non passeranno una buon volta dalla concertazione alla lotta, gli insegnanti non otterranno un bel nulla, il prossimo contratto sarà uguale a questo e forse non arriverà come questo con un ritardo di 10 mesi, bensì a fine 2016.
Se non manderanno un segnale ai sindacati gli insegnanti non otterranno nulla, possono farlo con la disdetta e non votando per l’elezione delle RSU.
Se non si passa dall’inflazione programmata all’inflazione reale negli aumenti contrattuali , gli insegnanti e non solo perderanno sempre più in potere d’acquisto.
Ai contratti e agli aumenti non bisogna pensare a Natale ma quando bisogna lottare.
Ora non c'è più nulla da fare e per come hanno lottato per il CCNL 22/24 o meglio non lottato quello che gli insegnanti incasseranno a gennaio o febbraio è tutto grasso che cola.
Libero Tassella SBC