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Scatti di anzianità del personale Docente e ATA: come effettuare una corretta ricostruzione di carriera

Cosa sono gli scatti di anzianità nella scuola: chi ne ha diritto e come avviare la ricostruzione della carriera per ottenere gli aumenti stipendiali previsti.

Gli scatti di anzianità rappresentano incrementi automatici della retribuzione legati agli anni di servizio maturati. Si applicano al personale docente e ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) con contratto a tempo indeterminato. Questo meccanismo costituisce un pilastro della progressione economica nel comparto scolastico italiano, influenzando direttamente il trattamento economico del dipendente pubblico.

Fasce stipendiali e progressione economica

La progressione avviene in base a specifiche fasce stipendiali, stabilite in funzione dell’anzianità di servizio:

  • 0-9 anni: prima fascia.
  • 9-15 anni: seconda fascia.
  • 15-21 anni e oltre: successivi incrementi ogni sei anni.

Dopo il 2010 è stata soppressa la fascia intermedia 3-8 anni, ma il personale già in ruolo a tempo indeterminato ha mantenuto alcune tutele economiche. Tra queste, l’assegno ad personam, utile a salvaguardare i benefici preesistenti fino al passaggio alla fascia successiva.

Chi ha diritto agli scatti di anzianità e come si ottengono

Gli scatti di anzianità spettano a tutto il personale della scuola con contratto a tempo indeterminato. Per i contratti a tempo determinato, è previsto un calcolo proporzionale solo se il servizio raggiunge almeno 180 giorni in un anno scolastico. Per ottenere il pieno riconoscimento dell’anzianità pregressa, è necessario avviare la procedura di ricostruzione della carriera, presentando una domanda formale al dirigente scolastico. Tale richiesta deve avvenire entro dieci anni dalla conferma in ruolo per evitare la prescrizione del diritto.

Riconoscimento del servizio pre-ruolo

Il servizio svolto prima dell’assunzione in ruolo viene riconosciuto in modo parziale:

  • Ai fini giuridici ed economici: vengono conteggiati integralmente i primi 4 anni, più i due terzi del periodo successivo.
  • Ai soli fini economici: è riconosciuto un terzo del tempo restante.

Queste modalità di calcolo seguono le disposizioni del D.Lgs. 297/94 e del CCNL Scuola, costituendo il riferimento normativo per la determinazione della fascia stipendiale.

Come presentare la domanda di ricostruzione di carriera

La domanda di ricostruzione deve essere compilata e inoltrata tramite la piattaforma POLIS – Istanze Online, accessibile dal portale ufficiale del Ministero dell’Istruzione. I passaggi principali sono:

  1. Compilazione del modulo online o cartaceo.
  2. Invio della domanda al dirigente scolastico.
  3. Attesa del decreto formale che sancisce il riconoscimento dell’anzianità.

Il decreto tiene conto della documentazione presentata, tra cui certificazioni di servizio pre-ruolo e altri titoli riconoscibili ai fini giuridico-economici.

Relazione tra scatti di anzianità e ricostruzione della carriera

La ricostruzione della carriera è essenziale per stabilire l’anzianità di servizio effettiva, da cui dipende la posizione retributiva all’interno delle fasce. Senza questo passaggio, il dipendente non può accedere pienamente agli scatti stipendiali previsti dalla normativa vigente.

Il processo di ricostruzione consente:

  • Il riconoscimento del servizio pre-ruolo.
  • La collocazione corretta nella fascia stipendiale.
  • Il calcolo e l’eventuale riconoscimento di arretrati fino a 5 anni.

In breve

In breve, se non si effettua la ricostruzione della carriera, il dipendente non può ottenere il completo riconoscimento degli anni di servizio svolti prima dell’immissione in ruolo. Ciò determina una collocazione errata nella scala stipendiale e influisce negativamente sull’erogazione degli scatti di anzianità.

Questo mancato riconoscimento può comportare significative conseguenze economiche, poiché gli anni pre-ruolo contribuiscono a determinare l’inquadramento economico e giuridico del lavoratore. La corretta ricostruzione permette, invece, di valorizzare appieno l’intera anzianità maturata, garantendo al dipendente il diritto a percepire uno stipendio corrispondente alla reale esperienza professionale accumulata nel tempo.

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