Scuola, FLC CGIL accusa Valditara: ‘Ignorati i veri problemi della scuola pubblica’

Il nuovo disegno di legge promosso dal Ministro Giuseppe Valditara è al centro di dure critiche da parte della FLC CGIL. La segretaria generale Gianna Fracassi denuncia l’assenza di soluzioni concrete ai problemi strutturali della scuola pubblica, accusando il governo di alimentare una deriva reazionaria.

Precariato e salari: le emergenze ignorate dal nuovo ddl scuola

Secondo la FLC CGIL, il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri è solo un’operazione mediatica, priva di contenuti risolutivi per il personale scolastico. Tra le questioni più urgenti, la stabilizzazione dei precari – oltre 250.000 tra docenti e ATA – e il problema delle retribuzioni insufficienti, tra le più basse della pubblica amministrazione. Temi su cui, sottolinea il sindacato, il Ministro Valditara non ha fornito alcuna risposta concreta.

Un ddl che ripropone norme già esistenti nella scuola

Sul piano normativo, Fracassi osserva che molte delle novità annunciate appaiono come un semplice ampliamento di norme già in vigore. L’esempio più evidente è l’arresto in flagranza per reati non colposi, già previsto dalla legge. Il disegno di legge sulla scuola sembrerebbe dunque riproporre interventi già disciplinati, senza affrontare le reali esigenze del settore scolastico.

Educazione affettiva e sessuale nel mirino del sindacato

Il ddl introduce anche nuove disposizioni sull’educazione affettiva e sessuale, che preoccupano il sindacato per il possibile impatto sulla libertà didattica. Nel primo ciclo scolastico si prevede l’obbligo di attenersi a “programmi” non definiti, mentre nel secondo ciclo l’insegnamento sarà subordinato al consenso preventivo delle famiglie. Per la FLC CGIL, si tratta di misure che rischiano di limitare il ruolo educativo della scuola pubblica.

Linee guida nazionali: escluse tematiche centrali

Anche le nuove linee guida nazionali proposte dal Ministero sono oggetto di forti critiche. La FLC CGIL lamenta l’assenza di riferimenti a temi cruciali come l’orientamento scolastico, la lotta all’omotransfobia e la prevenzione della violenza di genere, quest’ultima definita dal documento una semplice “patologia”. La segretaria Fracassi conclude accusando Valditara di preferire “le spinte più reazionarie del Paese” piuttosto che affrontare le vere sfide del sistema scolastico italiano.