Sicurezza a scuola: la denuncia UIL dopo la tragedia di Alassio
Dopo la morte della collaboratrice, UIL denuncia: la sicurezza è ignorata. 36.000 edifici scolastici non hanno certificazioni obbligatorie.


La tragica scomparsa della collaboratrice scolastica Maria Boschetto ad Alassio riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle scuole italiane. La UIL esprime cordoglio ma denuncia condizioni inaccettabili: l'incidente, causato dal cedimento di una finestra, evidenzia un problema strutturale e non più ignorabile.
Collaboratrice scolastica morta ad Alassio, Veronese e D’Aprile (UIL): “Inaccettabili le condizioni di troppi edifici scolastici. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere la priorità assoluta”
La Uil Nazionale e la UIL Scuola Rua esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Maria Boschetto, collaboratrice delle scuole Ollandini di Alassio, deceduta pochi giorni dopo un grave incidente avvenuto mentre era al lavoro. La donna era rimasta ferita mentre puliva una finestra che, a causa del cedimento delle cerniere di sicurezza, si era staccata colpendola e facendola cadere.
“Indipendentemente dall’esito delle indagini e dall’eventuale correlazione tra l’incidente e la morte – affermano la Segretaria confederale Uil Ivana Veronese e il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile - questa tragedia richiama una verità che non possiamo più ignorare: nelle scuole italiane la sicurezza continua a essere trascurata. Di sicurezza a scuola si parla sempre troppo poco, finendo per confinarla ai margini dell’agenda politica, da risolvere con misure temporanee.
Su 40.000 edifici scolastici statali – ricordano i sindacalisti – ben 36.000 non dispongono di una o più certificazioni obbligatorie in tema di sicurezza, il 59,16% non ha agibilità, il 57,68% manca del certificato di prevenzione incendi e il 41,50% non ha collaudo statico. Secondo l’ultimo report di Cittadinanzattiva, nell’ultimo anno si sono registrati 71 episodi di crolli o cedimenti negli istituti scolastici, con un bilancio di 19 feriti.
Ribadiamo con determinazione, ancora una volta, la denuncia di inadempienze che possono avere conseguenze serie e pretendiamo un maggiore impegno per la sicurezza da parte di tutti, attraverso interventi organici e duraturi.
La Uil Scuola Rua, insieme alla UIL, da sempre in prima linea sulla sicurezza del lavoro, continuerà a rivendicare che la scuola diventi davvero un luogo sicuro per chi vi studia e per chi vi lavora. Ogni inadempienza può trasformarsi in tragedia. È tempo di passare dalle parole ai fatti", concludono Veronese e D’Aprile.