Sostegno e voti: cosa cambia dal 2025
DPR 135/2025 modifica scuola e valutazione: novità su voti, frequenza, comportamento e sostegno nel secondo ciclo.


Sulla Gazzetta Ufficiale n.223 del 25 settembre 2025 è stato pubblicato il DPR 8 agosto 2025 n.135, che modifica profondamente il DPR 122/2009. Il nuovo regolamento ridefinisce valutazione, comportamento, frequenza e ruolo dei docenti di sostegno, rafforzando inclusione e continuità didattica.
Ruolo dei docenti di sostegno
Il nuovo DPR 135/2025 conferma che i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli studenti e studentesse. L’art.4, comma 1, secondo periodo, stabilisce che essi applichino, ai fini del proprio giudizio, i criteri previsti dall’art.314, comma 2 del T.U. 297/1994 per gli studenti con disabilità. Resta invariato l’obbligo di esprimere un unico voto in caso di più insegnanti di sostegno sullo stesso alunno. Il personale docente esterno e gli esperti incaricati delle attività alternative alla religione cattolica devono fornire preventivamente elementi conoscitivi sull’interesse e il profitto di ciascun alunno. Inoltre, le nuove linee guida sulla continuità didattica pubblicate insieme al decreto attribuiscono alle famiglie il compito di richiedere formalmente al dirigente scolastico la conferma del docente di sostegno per l’anno successivo.
Valutazione e comportamento
Il decreto modifica il DPR 122/2009 disciplinando la valutazione periodica e finale degli apprendimenti e del comportamento. Viene reso obbligatorio il voto numerico espresso sia in cifre che in lettere sul documento di valutazione. La parola “alunni” è sostituita con “studenti e studentesse” in tutto il testo normativo. La valutazione del comportamento è ora riferita all’intero anno scolastico e espressa in decimi, includendo tra i criteri anche atti violenti o di aggressione verso personale e compagni. Per chi riporta un voto inferiore a sei decimi, sono introdotte nuove sanzioni e percorsi di cittadinanza attiva, come l’elaborazione di lavori critici o attività solidali. Questa impostazione punta a rendere più coerente e uniforme la misurazione del comportamento nel secondo ciclo di istruzione, responsabilizzando studenti e consigli di classe.
Obbligo di istruzione, frequenza e inclusione
Il regolamento ridefinisce l’obbligo di istruzione conformandosi alle nuove disposizioni legislative e conferma la soglia minima di frequenza dei tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le scuole possono concedere deroghe in casi straordinari ed eccezionali, purché documentate e tali da non compromettere la valutazione degli apprendimenti. Il mancato rispetto della soglia, incluse le assenze derogate, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva. Un capitolo specifico del DPR è dedicato alla valutazione degli studenti con disabilità, DSA e ospedalizzati, per i quali il consiglio di classe deve attenersi ai piani educativi o didattici personalizzati, applicando strumenti compensativi e misure dispensative. Per la certificazione delle competenze nel secondo ciclo saranno utilizzati solo i modelli adottati con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, al fine di garantire uniformità e trasparenza.