Sostegno, proroga al 7 giugno per le proposte delle Università
Percorsi sostegno, prorogato al 7 giugno il termine per le Università. Docenti con tre anni di servizio e abilitati estero tra i destinatari dei corsi.


Il Ministero dell’Istruzione ha prorogato al 7 giugno 2025 il termine per l’inserimento delle proposte di attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno per le Università. La proroga riguarda sia i corsi destinati ai docenti con tre anni di servizio sia quelli rivolti agli abilitati estero, in attuazione degli articoli 6 e 7 del DL 71/2024.
Percorsi di specializzazione sul sostegno: Proroga per l’invio delle proposte universitarie
Con avviso del 29 maggio 2025, il MIM ha comunicato la proroga al 7 giugno del termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse e delle proposte di attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno. Il termine precedente era fissato al 3 giugno, come indicato dagli avvisi del 22 maggio. La proroga riguarda le attivazioni previste dagli articoli 6 e 7 del DL 71/2024, convertito dalla legge 106/2024. Le Università, dunque, avranno qualche giorno in più per strutturare l’offerta formativa rivolta a due categorie specifiche di docenti.
Requisiti per i docenti con tre anni di servizio su sostegno
I percorsi previsti dall’art. 6 sono rivolti ai docenti che abbiano svolto almeno tre anni scolastici di servizio specifico su posto di sostegno nelle scuole statali o paritarie, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti. Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 giorni o ininterrottamente dal 1° febbraio fino agli scrutini finali (per l’infanzia fino al 30 giugno). Il percorso riguarda il medesimo grado di istruzione su cui si è maturata l’esperienza. È inoltre necessario il possesso del titolo di accesso all’insegnamento sul sostegno.
Requisiti per gli abilitati all’estero
I percorsi ex art. 7 si rivolgono agli aspiranti in possesso di formazione conseguita all’estero sul sostegno ad alunni con disabilità. Requisiti fondamentali sono: un percorso formativo di almeno 1500 ore presso un’università legalmente accreditata nel Paese di origine, l’idoneità al conseguimento di almeno 60 CFU e l’avvenuta presentazione dell’istanza di riconoscimento entro il 1° giugno 2024. Possono accedere anche coloro che abbiano un contenzioso pendente per mancata conclusione del procedimento o che abbiano formalmente rinunciato a ogni istanza di riconoscimento in corso.
Obiettivo: attivazione tempestiva dei percorsi
Il Ministero punta a una rapida attivazione dei percorsi per rispondere alla carenza strutturale di docenti specializzati. La proroga al 7 giugno consente alle Università di completare in tempo utile la fase preliminare, indispensabile per l’autorizzazione dei corsi e per la successiva pubblicazione dei bandi di accesso. Si attende ora il calendario definitivo delle prove di selezione, che sarà pubblicato una volta chiusa la fase di raccolta delle proposte. L’intento è quello di ampliare l’offerta formativa in vista dell’anno scolastico 2025/26, con attenzione ai percorsi riservati.