HomeScuolaSostegnoSpecializzazione sostegno: i costi reali tra rette, tasse e certificati

Specializzazione sostegno: i costi reali tra rette, tasse e certificati

I corsi di specializzazione sul sostegno costeranno fino a 1.500 euro. Tra tasse di iscrizione, esame e certificati il totale potrebbe aumentare sensibilmente.

I nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno, previsti dai decreti 75 e 77 del 2025, avranno costi interamente a carico dei docenti, con cifre che possono variare a seconda del profilo e delle università. Le spese non si limitano alla sola retta del corso: tra tassa d’iscrizione, esame finale e certificazione, il totale può lievitare sensibilmente.

Corsi di specializzazione in partenza: cosa si attende da INDIRE e dalle Università

I percorsi abilitanti per il sostegno, stabiliti dai decreti 75 e 77 del 24 aprile 2025, entreranno nel vivo una volta che INDIRE avrà pubblicato l’offerta formativa e le università avranno risposto agli avvisi del Ministero. L’offerta prevista dovrebbe includere 19.000 posti suddivisi in due sessioni di quattro mesi ciascuna, da completare entro la fine del 2025. Solo dopo questi passaggi si potranno pubblicare i bandi ufficiali per consentire ai docenti interessati di candidarsi ai corsi.

Costi ufficiali dei percorsi di specializzazione e importi massimi previsti

I decreti stabiliscono gli importi massimi per i percorsi, ma non escludono spese ulteriori. Per i docenti con tre anni di servizio su sostegno, il tetto è fissato a 1.300 euro per 40 CFU. Per chi possiede un titolo estero in attesa di riconoscimento, il costo sale a 1.500 euro per 48 CFU o 900 euro per 36 CFU, a seconda della necessità di tirocinio diretto. Tuttavia, ogni università potrà applicare tariffe diverse, pur rimanendo entro i limiti fissati. Le eventuali riduzioni ISEE saranno indicate solo nei singoli bandi, se previste.

Spese extra: iscrizione, esame finale e rilascio certificato

Oltre al costo del corso, i candidati dovranno probabilmente sostenere ulteriori spese. Le università richiedono quasi sempre una tassa di iscrizione, in media di 20 euro ma senza limite massimo. Nonostante i decreti non prevedano un contributo per l’esame finale, molte università potrebbero comunque richiederlo, come già accade per i percorsi su posto comune (dove è previsto un contributo fino a 150 euro). Anche il rilascio del certificato di abilitazione potrebbe essere soggetto a pagamento: in alcuni atenei è già prassi applicare una tassa per la certificazione finale.

Esenzioni, Carta docente e differenze col TFA ordinario

Sono esonerati dal pagamento tutti i docenti con disabilità ai sensi della Legge 104 o con invalidità pari o superiore al 66%, fatta eccezione per le spese di bollo. Per quanto riguarda il pagamento tramite Carta del docente, spetta alle università decidere se accettarla, e solo chi ha un contratto a tempo indeterminato o ha vinto un ricorso può utilizzarla. Diversa la situazione per il TFA sostegno ordinario, in attesa del X ciclo: dura almeno otto mesi, comporta l’acquisizione di 60 CFU e costa dai 2.500 ai 3.000 euro, con struttura didattica più articolata rispetto ai nuovi percorsi straordinari.

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