venerdì, 4 Ottobre 2024
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Stipendi e pensioni per i dipendenti della PA: aumento una tantum a Dicembre 2024

Il Governo valuta un aumento una tantum a dicembre 2024 per pensioni e stipendi pubblici, anticipando il conguaglio dell'inflazione

Il Ministero dell’Economia sta valutando la possibilità di anticipare a Dicembre 2024 il conguaglio dell’inflazione per le pensioni e l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Questa mossa permetterebbe ai pensionati e ai lavoratori statali di ricevere un aumento una tantum prima della fine dell’anno. Oltre a favorire i beneficiari, il Governo potrebbe contabilizzare la spesa nel 2024, evitando così le rigide restrizioni di bilancio previste dall’Unione Europea per il 2025.

Aumento una tantum stipendi e pensioni: la strategia del Governo

Nella difficile definizione della Legge di Bilancio, il Governo Meloni sta esplorando diverse opzioni per trovare risorse. Tra queste, anticipare il conguaglio dell’inflazione e l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Questa soluzione consente di spostare la spesa dal 2025 al 2024, quando le regole europee risultano ancora più flessibili.

L’anticipo del conguaglio dell’inflazione era già stato adottato l’anno scorso e, se ripetuto, offrirebbe un “bonus natalizio” a pensionati e lavoratori. Tuttavia, va chiarito che si tratta di somme già previste, solo erogate con qualche mese di anticipo.

Conguaglio dell’inflazione per le pensioni

L’Istat ha già indicato per quest’anno un’inflazione del 5,4%, ma a novembre l’INPS potrebbe rivedere al rialzo questo dato, portandolo fino al 6,4%. Questo comporterebbe un 1% in più sulle pensioni per i mesi precedenti, normalmente erogato a gennaio.

L’idea del Governo è di anticipare il conguaglio a dicembre, permettendo ai pensionati di ricevere una somma aggiuntiva prima delle festività.

Rivalutazione: chi ne ha beneficiato

Non tutti i pensionati hanno ricevuto una rivalutazione piena nel corso dell’anno. Il Governo ha concesso l’adeguamento solo a coloro che percepiscono un assegno fino a quattro volte il minimo (2.100 euro lordi mensili). Gli altri pensionati hanno subito una rivalutazione parziale, scatenando polemiche e ricorsi legali, arrivati fino alla Corte Costituzionale. Nonostante queste controversie, il conguaglio anticipato rappresenta un’opportunità per dare sollievo economico ai pensionati italiani a dicembre 2024.

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