Studente 14enne muore dopo un tuffo in laghetto a Marsciano

Tragedia a Marsciano: studente 14enne muore dopo un tuffo in un laghetto non balneabile. Indagini in corso su dinamica, cause e responsabilità

16 giugno 2025 17:11
Studente 14enne muore dopo un tuffo in laghetto a Marsciano - Auto dei Carabinieri
Auto dei Carabinieri
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Un ragazzo di 14 anni ha perso la vita dopo essersi tuffato in un laghetto artificiale a Pieve Caina, nel comune di Marsciano (Perugia). Lo studente, in compagnia di amici e adulti, stava festeggiando la fine dell’anno scolastico. Indagini in corso da parte dei carabinieri per chiarire le cause della tragedia e accertare eventuali responsabilità

Il tuffo dello studente e la scomparsa improvvisa

La tragedia si è consumata in una giornata che doveva essere di festa. Il ragazzo, originario di Perugia, si era recato insieme a un gruppo di amici e adulti nei pressi di un laghetto artificiale a Pieve Caina, frazione del comune di Marsciano. Dopo essersi tuffato in acqua, il quattordicenne sarebbe scomparso improvvisamente sotto la superficie, senza più riemergere. Le ricerche sono scattate immediatamente e si sono concluse con il recupero del corpo senza vita. Il luogo dell’incidente non è attrezzato per la balneazione, e rimane da chiarire perché il gruppo abbia scelto quella zona per una giornata ricreativa.

Indagini in corso sulle cause della morte

I carabinieri di Marsciano, intervenuti sul posto, hanno avviato un’indagine per accertare le cause esatte del decesso. Non è ancora certo se il giovane sia morto per annegamento o per altre cause, come un malore improvviso. L’area, considerata non idonea alla balneazione, non dispone di sistemi di sicurezza o di sorveglianza per chi si immerge. Gli inquirenti stanno esaminando tutti gli elementi disponibili e stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti per ricostruire ogni fase della vicenda. Sarà disposta un’autopsia per chiarire le dinamiche precise che hanno portato alla morte del ragazzo.

Comunità scolastica sconvolta, per la morte dello studente

Il gruppo si trovava in gita per festeggiare la conclusione dell’anno scolastico, ma l’uscita si è trasformata in un incubo. La morte del giovane ha lasciato profondamente scossa la comunità scolastica, che si è stretta intorno alla famiglia in queste ore drammatiche. I compagni, presenti al momento della tragedia, sono stati ascoltati dagli inquirenti, mentre si valuta anche il ruolo degli adulti accompagnatori. Le autorità intendono capire se vi siano state carenze nella sorveglianza, soprattutto considerando la pericolosità del luogo scelto per la giornata all’aperto. Il dolore per la perdita si accompagna alla necessità di fare piena luce sull'accaduto.

Sicurezza e responsabilità sotto osservazione

Il caso ha sollevato preoccupazioni sul tema della sicurezza nei luoghi naturali non attrezzati, spesso scelti come meta per escursioni spontanee. L’area in cui è avvenuto l’incidente non è destinata alla balneazione, e la mancanza di indicazioni chiare o di divieti espliciti potrebbe aver indotto il gruppo a sottovalutare i rischi. L’indagine dovrà stabilire se siano state violate norme di prudenza, o se si sia trattato di una tragica fatalità. Intanto, la Procura di Perugia ha aperto un fascicolo informativo per fare chiarezza su ogni aspetto della vicenda, mentre l’intera comunità locale si stringe nel lutto.