Supplenti sostegno 2025/26: conferma dal 1° settembre, come funziona?
La conferma dei supplenti di sostegno 2025/26 scatta dal 1° settembre. Ecco procedure, requisiti, bollettino zero e vincoli per l’incarico annuale
Dal 1° settembre 2025 scatta la conferma dei supplenti sul sostegno nella stessa scuola dell’anno precedente. Il procedimento coinvolge famiglia, GLO, dirigente scolastico e Uffici Scolastici, e si conclude con la pubblicazione del decreto di conferma. Ecco tutte le fasi, i requisiti, i vincoli e il ruolo del bollettino zero
Tutte le fasi della procedura di conferma del docente sostegno
La conferma della supplenza sul sostegno per il 2025/26 prevede un’articolata procedura. Si parte dalla richiesta della famiglia e dalla valutazione del GLO, seguite da una prima disponibilità del docente, che in questa fase non ha valore vincolante. Successivamente, è il dirigente scolastico a dover intervenire, caricando al SIDI i dati relativi alla supplenza dell’a.s. 2024/25, comunicando l’esito della valutazione a famiglia e docente e inviando tutta la documentazione all’Ufficio Scolastico entro il 15 giugno. La domanda con le 150 preferenze, invece, rappresenta una disponibilità vincolante da parte del docente. A chiudere il percorso è la nomina formale da parte dell’Ufficio Scolastico, che dovrà avvenire entro il 31 agosto 2025.
Requisiti richiesti per accedere alla conferma
Possono accedere alla conferma soltanto i docenti in servizio nell’a.s. 2024/25 con incarico al 30 giugno o 31 agosto, inclusi i docenti di ruolo in assegnazione provvisoria (art. 47). Sono escluse le supplenze brevi, anche se di fatto protratte fino a fine anno. Inoltre, il docente deve essere stato nominato da GPS (prima, seconda fascia o incrociata): un incarico da graduatoria di istituto non è sufficiente. Anche un docente non specializzato può essere confermato, purché il suo incarico soddisfi i criteri sopra indicati. La disponibilità di posti e l’esaurimento delle GPS sono elementi determinanti e variano da provincia a provincia. È possibile ottenere un contratto migliorativo, ma solo se specificato nella domanda delle preferenze.
Sostegno: il ruolo chiave del bollettino zero
Il cosiddetto bollettino zero è una simulazione interna all’Ufficio Scolastico che verifica se il docente, nel primo turno di nomina, avrebbe diritto a una sede fra quelle indicate nella sua domanda. Se la risposta è affermativa, viene espunto dal bollettino ordinario e confermato nella sede dell’anno precedente, con orario e incarico definiti nel decreto di conferma. Il bollettino zero non è pubblico: il docente vedrà solo il decreto finale, da cui risultano la sede e l’orario. I contratti di conferma sono stipulati entro il 31 agosto e il servizio inizia il 1° settembre. È la scuola a stipulare il contratto, su indicazione dell’ambito territoriale, che emette un decreto per ciascuna conferma.
Vincoli, precedenze e possibili ricorsi
Il docente confermato è vincolato all’incarico ricevuto, che è da considerarsi definitivo, salvo contenziosi o provvedimenti giudiziari. Un docente con punteggio inferiore può essere confermato al posto di uno con punteggio superiore, ma solo all’interno della stessa scuola e in presenza della richiesta di continuità. Questa precedenza anticipa la pubblicazione del primo bollettino ufficiale ed è oggetto di contestazione da parte del sindacato Anief, che ha annunciato ricorso in merito, con discussione prevista a novembre. Chi non rientra nel bollettino zero e viene nominato nei successivi perde il diritto alla continuità.