Supplenze 2025/26: i chiarimenti sulle 150 preferenze per chi ha già una sede assegnata

I chiarimenti sulla compilazione delle 150 preferenze per le supplenze 2025/26. Indicazioni per docenti di ruolo e precari con sede già assegnata.

19 luglio 2025 11:02
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Supplenze 2025-2026
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La procedura per le supplenze dell'anno scolastico 2025/26 solleva dubbi tra i docenti con sede già assegnata. È necessario compilare la domanda delle 150 preferenze? La risposta varia in base alla situazione contrattuale e alle aspirazioni professionali di ciascun insegnante.

La scelta per i docenti di ruolo e per gli incarichi a tempo determinato

I docenti già titolari di un contratto a tempo indeterminato, che hanno ottenuto l'assegnazione di una sede definitiva, non sono tecnicamente obbligati a presentare la domanda per le supplenze. Tuttavia, la compilazione dell'istanza delle 150 preferenze può rappresentare una tutela. In caso di rettifiche sulle immissioni in ruolo o di altre eventualità che potrebbero modificare l'assetto attuale, aver espresso delle scelte permette di non essere esclusi da altre opportunità di incarico annuale.

Per i docenti con un incarico a tempo determinato, sia esso annuale (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), il discorso è differente. Anche se si è in servizio su una cattedra, la compilazione della domanda è fortemente consigliata. Questa procedura consente di concorrere per supplenze potenzialmente più vantaggiose o per una diversa tipologia di contratto, garantendo maggiori possibilità di impiego per l'anno scolastico successivo e tutelando la propria posizione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).

La procedura per la continuità didattica: come funziona l'algoritmo

Una novità riguarda i docenti specializzati su sostegno che possono beneficiare della continuità didattica. Questi insegnanti, per ottenere la conferma sulla stessa cattedra, devono comunque compilare l'apposita sezione nell'istanza online. Il sistema informatico, infatti, necessita della presentazione delle preferenze per poter verificare la spettanza dell'incarico. La mancata compilazione potrebbe precludere la possibilità di conferma del ruolo anche in presenza dei requisiti necessari.

È fondamentale comprendere che l'algoritmo ministeriale assegna le cattedre partendo dalla posizione in graduatoria e dalle preferenze espresse. Non presentare la domanda equivale a una rinuncia volontaria a qualsiasi proposta di supplenza per l'anno scolastico 2025/26 proveniente da GAE e GPS. Pertanto, anche chi ha già una sede assegnata deve valutare attentamente se la propria posizione è consolidata o se esistono variabili che potrebbero renderla incerta, rendendo la compilazione delle 150 preferenze una scelta strategica.

In conclusione, la decisione di compilare la domanda per le supplenze 2025/26 dipende dalla situazione specifica del docente. Per i neoimmessi in ruolo la cui posizione è sicura potrebbe non essere necessario, mentre per tutti gli altri, inclusi i docenti che puntano alla continuità didattica, la presentazione delle preferenze è una mossa prudente e consigliata.