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Supplenze GPS, algoritmo ‘discrimina’ gli insegnanti di sostegno specializzati: nominati precari senza titolo

Gli insegnanti di Sostegno specializzati mettono sotto accusa ancora una volta l'algoritmo che gestisce in automatico le Supplenze GPS

Le polemiche sul sistema automatico di nomina per le supplenze GPS 2022/23, messo a punto dal MI con il famoso algoritmo, non cennano a placarsi. A lamentarsi questa volta sono gli insegnanti specializzati sul sostegno, i quali denunciano di essere stati scavalcati nelle nomine dai colleghi senza il titolo di specializzazione.

Supplenze GPS, si attendono correzioni da parte del MI: gli insegnanti specializzati sul sostegno si sentono penalizzati

Si attende dunque che il Ministero dell’Istruzione corregga l’intera procedura, visto che proprio lo stesso dicastero di Viale Trastevere nelle ore scorse abbia parzialmente ammesso la presenza di alcune criticità che riguardano il flop delle assunzioni, tesi avvalorata dai dati riguardanti il personale assunto (circa il 50% di quello autorizzato dal Mef), a fronte del numero esorbitante di cattedre rimaste vacanti o comunque occupate da personale supplente.

Ritornando alle contestazioni di queste settimane circa le indiscriminate nomine effettuate in automatico dall’algoritmo ministeriale, a puntare il dito sullo stesso sono gli insegnanti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno.

Insegnanti di sostegno sul piede di guerra: noi specializzati scavalcati da chi non possiede né il titolo né l’esperienza

Tanti casi si sarebbero verificati in questo contesto, generando di fatto un conflitto tra differenti diritti: da un lato il diritto allo studio degli studenti con disabilità che dovrebbero avere assegnato il loro insegnate specializzato, e dall’altro il diritto a chi è soggetto alla tutela dell’invalidità civile ai sensi della Legge 68/99, ai quali spetta la possibilità di essere collocati in servizio con tale riserva di legge.

In effetti, l’algoritmo ministeriale prevede l’assegnazione di alcune quote di posti ai cosiddetti ‘riservisti’, senza tenere in debito conto dell’attuale posizione in graduatoria di appartenenza di questi ultimi e, cosa ancora più grave, senza tenere in considerazione il possesso o meno del titolo di specializzazione sul sostegno, né tanto meno l’esperienza maturata negli anni precedenti su questa particolare tipologia di posto.

Nel caso delle supplenze su posti di sostegno, la priorità sarebbe dovuta essere riconosciuta solo ai docenti specializzati presenti negli elenchi costituiti ad hoc (le graduatorie GAE sul sostegno e le graduatorie di I fascia GPS sostegno), invece, con la nuova procedura informatizzata non è così.

Supplenze GPS: la procedura ‘indiscriminata’ dell’algoritmo nei casi di nomine sul sostegno

L’algoritmo che sta alla base del software che gestisce le nomine è stato programmato affinché applichi come prima opzione la riserva di legge, considerando sia le GAE e le GPS come un’unica graduatoria.

In questo modo, dunque, il software non riesce a distinguere i docenti secondo le tipologie di titoli posseduti e secondo le graduatorie di appartenenza. Non riesce a distinguere i docenti specializzati, ovvero quelli presenti in prima fascia, quelli con 3 anni di esperienza sul sostegno, cioè gli iscritti in seconda fascia e, infine, i docenti senza titolo di specializzazione né esperienza di lavoro sul sostegno chiamati dalle graduatorie incrociate di posto comune.

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