Il sistema delle supplenze GPS viene definito “malato” da un gruppo di docenti di sostegno della provincia di Catanzaro, che ieri hanno protestato davanti all’ATP locale, chiedendo maggiore trasparenza e la stabilizzazione del personale precario. La manifestazione, riportata da LaC News 24, ha evidenziato le molteplici ingiustizie percepite dai docenti.
Supplenze GPS: pochi posti disponibili e graduatorie sovraffollate
Il cuore della protesta riguarda il ridotto numero di posti disponibili per le scuole secondarie di secondo grado nella provincia di Catanzaro. Con solo 34 cattedre intere e 4 spezzoni messi a disposizione, le graduatorie GPS sono stracolme di docenti precari che non riescono a lavorare. A peggiorare la situazione è stata l’assegnazione di 14 posti di riserva a docenti collocati in fondo alla graduatoria, suscitando accuse di mancato rispetto delle quote riservate alle categorie protette, come denunciato da Fabrizia, docente di sostegno presente alla manifestazione.
Le criticità secondo chi contesta: disparità tra Nord-Sud e gestione discutibile delle assegnazioni provvisorie
Un’altra criticità sollevata riguarda la gestione delle assegnazioni provvisorie, che sembrerebbero favorire docenti del Nord a scapito dei precari del Sud. Secondo i manifestanti, docenti provenienti dal Nord tornano temporaneamente a Catanzaro, ottenendo posti a discapito di chi vive stabilmente nella regione e non può trasferirsi per motivi personali o familiari.
Critiche ai Percorsi Abilitanti con le disparità tra Classi di Concorso
I docenti hanno inoltre criticato la mancata attivazione dei percorsi abilitanti, che avrebbero dovuto fornire punti utili in graduatoria. Tuttavia, questi percorsi non sono stati attivati per tutte le classi di concorso, creando una situazione di disparità tra gli aspiranti docenti.
Le richieste dei docenti: più trasparenza, giustizia e rispetto dei diritti nelle procedure delle Supplenze GPS
“La situazione è inaccettabile”, ha dichiarato Caterina, un’altra insegnante partecipante alla protesta, lamentando che solo 38 posti GPS siano stati assegnati in tutta la provincia di Catanzaro. I docenti chiedono maggiore trasparenza e il rispetto del loro diritto al lavoro, chiedendo la pubblicazione immediata dei posti disponibili nelle scuole per permettere scelte consapevoli.
La protesta sottolinea la necessità di riformare un sistema che, secondo i manifestanti, crea ingiustizie e disparità tra docenti e penalizza il personale precario.
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