Supplenze su spezzoni d'orario: come si assegnano quelli fino a 6 ore
Tutto sulla gestione delle supplenze brevi per l'a.s. 2025/26: la procedura di attribuzione degli spezzoni fino a 6 ore e le relative regole di pagamento.
La gestione delle supplenze su spezzoni orario fino a 6 ore per l'anno 2025/26 è affidata ai dirigenti scolastici. La procedura segue un ordine preciso e la retribuzione ha regole specifiche, come indicato dalla nuova circolare ministeriale per l'anno scolastico in arrivo.
La procedura di attribuzione delle supplenze
La normativa vigente stabilisce che gli spezzoni orario uguali o inferiori alle sei ore, non utili a formare una cattedra completa, siano assegnati direttamente dai dirigenti scolastici. La priorità viene data ai docenti a tempo determinato già in servizio presso la stessa scuola che abbiano diritto al completamento di orario. Questa procedura mira a ottimizzare le risorse interne prima di ricorrere a personale esterno, garantendo continuità didattica agli studenti e stabilità al corpo docente precario.
Il coinvolgimento del personale di ruolo
In subordine, qualora non vi fossero docenti con diritto al completamento, le ore vengono offerte al personale di ruolo. Nello specifico, possono essere attribuite ai docenti a tempo indeterminato della stessa scuola, come ore aggiuntive rispetto al loro orario di cattedra, fino al raggiungimento del limite di 24 ore settimanali. La stessa opportunità è estesa ai docenti a tempo determinato con cattedra completa, sempre nel rispetto del tetto massimo di 24 ore settimanali e previo consenso degli interessati.
L'assegnazione delle supplenze dalle graduatorie di istituto
Solo se nessuna delle opzioni interne va a buon fine, i dirigenti scolastici possono procedere con la convocazione di nuovi supplenti. In questo caso, si attinge dalle graduatorie di istituto della specifica classe di concorso. Questo passaggio, tuttavia, è subordinato a un atto formale da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale: la cosiddetta liberatoria. Con questo documento si certifica che tali ore non sono più necessarie per costituire cattedre da assegnare tramite le graduatorie provinciali (GaE e GPS).
La retribuzione delle ore aggiuntive
Il pagamento delle ore che superano le 18 settimanali, assegnate come spezzoni, segue regole precise. Una circolare del MEF (n. 33247/2016) chiarisce che le ore eccedenti disponibili in organico di fatto devono essere retribuite fino al 30 giugno, ovvero fino al termine delle attività didattiche. Fanno eccezione le cattedre che sono state costituite in organico di diritto con un orario superiore alle 18 ore, il cui pagamento è invece esteso fino al 31 agosto.
In sintesi...
In conclusione, l'assegnazione degli spezzoni fino a 6 ore è un processo gestito a livello di singola scuola, con criteri di priorità interni e solo in ultima istanza si ricorre a nuovi supplenti. La retribuzione per queste ore aggiuntive è garantita fino al termine delle lezioni.