Nel corso dell’incontro degli Stati Generali dello Sport, tenutosi oggi a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha posto l’accento sull’importanza dell’educazione fisica nelle scuole italiane. L’evento, promosso dal Dipartimento Sport di Forza Italia, ha rappresentato un momento di riflessione sul futuro dello sport nel nostro Paese, con un focus particolare sul ruolo formativo dello sport tra i giovani.
L’impiantistica scolastica sotto accusa
Nel suo intervento, Tajani ha evidenziato le criticità dell’impiantistica sportiva nelle scuole italiane:
“Bisogna intervenire sull’impiantistica sportiva nelle scuole. Sono spesso impianti che lasciano a desiderare, dove i professori, a loro rischio e pericolo, fanno fare pratica sportiva.”
Una situazione che, secondo il vicepremier, necessita di un intervento urgente per garantire sicurezza e qualità nelle strutture in cui gli studenti svolgono attività motoria.
Educazione fisica: una materia centrale, non marginale
Tajani ha ribadito l’importanza di riconoscere all’educazione fisica lo stesso valore delle altre discipline scolastiche:
“Bisognerà intervenire facendo in modo che lo studio della materia educazione fisica venga considerata una materia non secondaria. Non è l’ora in cui si prepara l’interrogazione dell’ora dopo.”
Un’affermazione che intende scardinare la percezione diffusa che relega l’attività motoria a un momento di pausa tra le lezioni “più importanti”.
La consapevolezza del corpo come forma di cultura
Nel prosieguo del suo intervento, Tajani ha sottolineato quanto sia fondamentale, soprattutto per i più giovani, acquisire una consapevolezza del proprio corpo e dell’importanza dello sport per la salute:
“Conoscere il proprio corpo è fondamentale. Anche la parte teorica dell’educazione fisica è importante. Se non si insegna agli studenti a scuola che fare sport significa vivere più a lungo, fare attività motoria significa anche avere fisicamente meno anni rispetto a quelli anagrafici, cioè avere un’età biologica diversa da quella anagrafica.”
Secondo il ministro, è essenziale che questo tipo di conoscenze vengano trasmesse sin dai banchi di scuola, per formare cittadini consapevoli e attenti al proprio benessere.
L’attività motoria come base del benessere personale
Infine, Tajani ha richiamato l’attenzione su quanto anche le attività motorie più semplici possano essere determinanti:
“Se queste cose non vengono spiegate a scuola è difficile che poi un giovane si convinca anche solo a fare attività motoria, non dico attività fisica, ma attività motoria come correre, camminare. Anche quella è conoscenza e sostegno al proprio corpo.”
Un messaggio chiaro: lo sport non è solo performance, ma anche cultura della salute, prevenzione e qualità della vita.
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