Terza scena muta in Veneto alla Maturità, Valditara: 'Chi non collabora ripete l'anno'

Un altro caso di "scena muta" alla Maturità 2025 in Veneto. Studenti protestano contro un sistema scolastico rigido. Il ministro Valditara annuncia una riforma.

11 luglio 2025 14:33
Terza scena muta in Veneto alla Maturità, Valditara: 'Chi non collabora ripete l'anno' - Prova orale Esami di Maturità
Prova orale Esami di Maturità
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Un nuovo episodio di scena muta alla Maturità 2025 si è verificato in Veneto, portando a tre i casi finora registrati. Il Ministro Valditara interviene con fermezza, annunciando un imminente cambio delle regole per l'esame di Stato 2026.

Il terzo caso a Treviso: la protesta contro il sistema scolastico

Ancora una volta il Veneto è teatro di una singolare forma di protesta durante l'esame di Stato. Un diciottenne di un liceo classico di Treviso ha scelto di non rispondere alle domande della commissione durante la prova orale. Nonostante il silenzio, lo studente è riuscito comunque a conseguire il diploma, ottenendo una valutazione di poco superiore al punteggio minimo. Al momento non sono state rese note le motivazioni specifiche che hanno portato il ragazzo a questo gesto, lasciando aperta l'ipotesi di un'azione di dissenso.

Il fenomeno, che si sta diffondendo per emulazione, trova una spiegazione nelle parole di una studentessa protagonista del secondo episodio in un liceo scientifico veneto. La ragazza ha chiarito di aver preparato un discorso per denunciare le carenze del sistema scolastico. Secondo la sua testimonianza, la scuola, pur fornendo una preparazione didattica valida, trascura completamente la dimensione umana e personale degli alunni. L'attenzione dei docenti, a suo dire, sarebbe focalizzata esclusivamente sui voti, ignorando il benessere e le difficoltà individuali.

Lo studente: 'Pressione e mancanza di ascolto dai professori', ma presto una riforma per la linea dura del ministero

La studentessa ha sottolineato come la continua enfasi sulle prestazioni generi un clima di forte pressione psicologica e competitività tra i compagni. Ha raccontato di non essersi mai sentita ascoltata o compresa dai professori nei momenti di difficoltà, percependo un disinteresse verso il suo stato emotivo. Secondo la sua esperienza, l'impegno profuso nello studio non viene adeguatamente valorizzato se non si traduce in un voto eccellente, alimentando ansia e frustrazione tra gli studenti e compromettendo il benessere degli studenti.

Di fronte a questi episodi, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un cambio di rotta. Il ministro ha definito inaccettabili questi comportamenti, specificando che chi si rifiuterà deliberatamente di sostenere l'esame orale dovrà ripetere l'anno. Questa presa di posizione preannuncia una riforma della Maturità a partire dal 2026, con l'obiettivo di introdurre nuove regole d'esame che impediscano il ripetersi di simili forme di boicottaggio.

I recenti episodi di scena muta alla Maturità evidenziano un disagio studentesco verso un sistema percepito come troppo rigido. La risposta del Ministero dell'Istruzione è netta: chi non rispetterà l'esame dovrà ripetere l'anno, annunciando una futura riforma.

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