TFA Sostegno 2025, ancora nessun decreto: possibile avvio a settembre

TFA sostegno X ciclo 2025: attesa per il decreto. Possibile avvio a settembre. Si definiscono le competenze e strategie per superare le prove d’accesso

31 maggio 2025 11:51
TFA Sostegno 2025, ancora nessun decreto: possibile avvio a settembre - Corso di formazione
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Cresce l’attesa per il decreto ministeriale che darà il via ufficiale al TFA Sostegno X ciclo per l’anno accademico 2024/2025. Dopo le esperienze degli anni precedenti, si ipotizza un possibile slittamento delle prove preselettive verso settembre. Nel frattempo, aspiranti docenti si preparano per un percorso che richiede competenze sempre più complesse e trasversali.

Avvio del X ciclo: attesa e ipotesi di rinvio

Il Ministero dell’Università e della Ricerca non ha ancora pubblicato il decreto autorizzativo del TFA Sostegno X ciclo, atteso da migliaia di aspiranti docenti di sostegno. A differenza dello scorso anno, quando la macchina organizzativa era già partita in primavera, il 2025 sembra segnato da un ritardo sostanziale. Diversi osservatori ipotizzano che le preselettive possano slittare all’estate inoltrata o addirittura a settembre, come avveniva in alcune edizioni passate. L’assenza di comunicazioni ufficiali alimenta incertezza, ma l’orientamento sembra confermare tempi più lunghi, anche per evitare sovrapposizioni con altri percorsi formativi ministeriali attualmente in corso, come i corsi Indire.

Un percorso abilitante su quattro gradi scolastici

Il Tirocinio Formativo Attivo per il sostegno rappresenta oggi la principale via per ottenere la specializzazione per le attività didattiche di sostegno agli alunni con disabilità. Il X ciclo comprenderà percorsi distinti per i quattro ordini scolastici: infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado. Al termine del percorso, che comprende lezioni teoriche, laboratori e tirocinio, gli ammessi otterranno l’abilitazione per lavorare come docenti di sostegno specializzati. Il decreto dovrebbe indicare anche il numero dei posti disponibili suddivisi per ateneo e regione, elemento fondamentale per valutare la fattibilità della candidatura.

Competenze richieste ai futuri docenti

Partecipare al TFA sostegno significa dimostrare una solida preparazione linguistica, didattica e psico-pedagogica. Le prove di accesso mirano a selezionare candidati capaci di comprendere testi complessi, comunicare efficacemente e gestire relazioni educative in contesti ad alta complessità. Empatia, pensiero divergente, intelligenza emotiva e capacità di problem solving sono qualità sempre più apprezzate nella figura del docente di sostegno. L’obiettivo è costruire ambienti di apprendimento in cui ogni alunno possa esprimere il proprio potenziale, anche nei casi di disabilità grave o plurima.

Prepararsi in anticipo: una strategia vincente

In attesa della pubblicazione del bando, molti aspiranti docenti stanno già dedicando tempo allo studio e alla formazione personale. Una preparazione mirata, incentrata sui contenuti delle prove preselettive, scritte e orali, rappresenta un investimento decisivo. I candidati dovrebbero rafforzare le proprie conoscenze in ambito normativo (leggi sull’inclusione, PEI, GLHO), pedagogico e psicologico, senza trascurare le dinamiche relazionali tra scuola, famiglia e servizi territoriali. Le esperienze pregresse nel settore dell’assistenza scolastica o del volontariato possono offrire un vantaggio competitivo, ma è lo studio sistematico che fa la differenza nei concorsi ad accesso programmato.