TFA sostegno: serve per il ruolo? Requisiti e regole aggiornate

Il TFA sostegno è indispensabile per il ruolo, ma da solo non basta. Ecco quando serve il concorso e quando si può entrare in GPS prima fascia

19 giugno 2025 15:03
TFA sostegno: serve per il ruolo? Requisiti e regole aggiornate - Docente prende appunti
Docente prende appunti
Condividi

Il TFA sostegno è il percorso universitario che consente la specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità. Il titolo è indispensabile per partecipare ai concorsi e, in alcuni casi, permette l’accesso al ruolo anche senza selezione. Con il X ciclo in arrivo e 30.000 posti previsti, si fa chiarezza su requisiti, struttura del corso e prospettive occupazionali

Cos’è il TFA sostegno e come si struttura il percorso

Il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sul sostegno è un corso universitario di specializzazione abilitante all’insegnamento con alunni disabili, previsto per tutti gli ordini e gradi scolastici. Il percorso ha una durata annuale e attribuisce 60 CFU, così suddivisi: 36 CFU per attività teoriche, focalizzate su pedagogia speciale, psicologia e normativa sull’inclusione; 9 CFU per attività laboratoriali, incentrate sulle metodologie didattiche per alunni con disabilità; 12 CFU per il tirocinio, suddivisi in diretto e indiretto, e infine 3 CFU per la prova finale orale, necessaria al conseguimento del titolo. Il X ciclo TFA, di prossima attivazione, prevede 30.000 posti, distribuiti tra infanzia (4.585), primaria (17.009), secondaria di primo grado (6.085) e secondo grado (2.321).

Chi può accedere al TFA sostegno

I requisiti di accesso variano a seconda dell’ordine scolastico. Per infanzia e primaria è necessario il titolo di laurea in Scienze della Formazione Primaria o il diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002. Per la secondaria di primo e secondo grado, si può accedere con abilitazione all’insegnamento nella classe di concorso o con laurea magistrale + 24 CFU (se acquisiti prima delle modifiche normative). Sono inoltre ammessi i candidati in possesso di titolo ITP per l’accesso alle classi tecnico-pratiche. Il superamento delle prove d’ingresso resta condizione necessaria per l’ammissione. Il titolo rilasciato consente la partecipazione ai concorsi riservati sul sostegno, ma non garantisce automaticamente il ruolo.

Immissione in ruolo: concorso o GPS prima fascia

Il titolo di specializzazione sul sostegno è richiesto per partecipare ai concorsi ordinari o riservati, che restano la principale via di accesso al ruolo. Tuttavia, esistono eccezioni. Il decreto-legge 44/2023, poi confermato dal DL 111/2024, ha previsto per gli anni scolastici 2023/24, 2024/25 e 2025/26 la possibilità di immissione in ruolo senza concorso per i docenti iscritti nella prima fascia GPS sostegno o negli elenchi aggiuntivi, anche con titolo in fase di conseguimento (entro il 30 giugno dell’anno di riferimento). In presenza di posti vacanti dopo le immissioni ordinarie, questi docenti possono ottenere un contratto a tempo determinato, che si trasforma in tempo indeterminato dopo il superamento dell’anno di prova e formazione.

Ruolo senza concorso: come funziona la procedura

Secondo quanto stabilito dal Decreto 111 del 6 giugno 2024, i docenti in GPS prima fascia sostegno, in possesso del titolo o con riserva (se conseguito entro il 30 giugno 2025), possono essere nominati direttamente se rimangono posti disponibili dopo le ordinarie immissioni in ruolo. Questa fase precede l’assegnazione degli incarichi annuali e mira a stabilizzare il personale specializzato. Una volta ottenuto l’incarico, si firma un contratto a tempo determinato valido per l’intero anno scolastico. Al termine, in caso di esito positivo dell’anno di prova, il docente accede al ruolo a tempo indeterminato. Questa misura è stata introdotta in via straordinaria per far fronte alla carenza cronica di docenti di sostegno, ma non sostituisce la via concorsuale.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail