TFA sostegno X ciclo: cosa studiare?

TFA sostegno X ciclo: i programmi restano invariati. Scopri cosa studiare e come affrontare preselettiva, prova scritta e orale con le risorse giuste

A cura di Marco Marco
04 giugno 2025 11:55
TFA sostegno X ciclo: cosa studiare? - Formazione e studio
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In attesa della pubblicazione ufficiale del bando del TFA sostegno X ciclo, aspiranti docenti si preparano alle prove d’accesso. I programmi restano invariati rispetto agli anni precedenti, e comprendono competenze linguistiche, didattiche ed emotive. Fondamentale conoscere in dettaglio struttura e contenuti delle prove preselettive, scritte e orali

TFA sostegno: le competenze richieste

I programmi del TFA sostegno rimarranno identici a quelli dei cicli precedenti, come confermato da fonti ministeriali. Le prove sono finalizzate a verificare competenze didattiche specifiche per ogni grado scolastico, oltre a conoscenze trasversali come empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente. Vengono inoltre richieste abilità organizzative e giuridiche in relazione all’autonomia scolastica e alla gestione inclusiva. Un ruolo chiave è ricoperto dalle competenze di comprensione del testo e riflessione sulla lingua italiana, che saranno oggetto di un numero consistente di quesiti nella prova preselettiva.

Prova preselettiva per il TFA sostegno: struttura e punteggio

La prova preselettiva consisterà in 60 quesiti a risposta multipla, ciascuno con cinque opzioni. Almeno 20 domande saranno dedicate alla lingua italiana, valutando comprensione e capacità argomentativa. Ogni risposta corretta vale 0,5 punti, mentre quelle errate o non date valgono zero punti. La prova ha una durata massima di due ore. Accedono alla prova scritta i candidati che rientrano entro il doppio dei posti disponibili, più eventuali ex aequo con lo stesso punteggio dell’ultimo ammesso. Il calendario sarà definito a livello nazionale, come già indicato nel DM 95/2020, salvo nuove disposizioni.

Prova scritta: criteri e valutazione

La prova scritta non prevede domande a risposta chiusa e ha lo scopo di approfondire una o più delle tematiche previste dall’art. 6, comma 1, del DM 30 settembre 2011. Ogni ateneo stabilisce autonomamente durata e modalità della prova, che sarà valutata in trentesimi. Per accedere alla prova orale, sarà necessario ottenere almeno 21/30. Gli atenei solitamente rendono disponibili esempi di prova scritta utili per l’esercitazione individuale. La preparazione deve concentrarsi su inclusione scolastica, strategie didattiche e aspetti normativi e psicopedagogici.

Prova orale: contenuti e valutazione

La prova orale ha carattere motivazionale e disciplinare, e approfondisce le tematiche trattate nella prova scritta. Saranno valutate la preparazione del candidato e la sua attitudine al ruolo di insegnante di sostegno. Tra i contenuti più frequenti figurano strategie per l’inclusione, normativa di riferimento, capacità relazionale e comunicativa. È importante presentarsi con un progetto motivazionale chiaro e un’adeguata padronanza dei temi educativi legati alla disabilità. Anche in questo caso, il punteggio è espresso in trentesimi, e la soglia di idoneità è definita dai singoli atenei.