Tonfo degli Stipendi del personale scolastico, CISL Scuola: ‘Applicare subito la LdB 2025 sul cuneo fiscale’

Il personale scolastico (docenti e ATA) sta registrando un calo degli stipendi, causato dalla mancata applicazione delle misure previste dalla legge di bilancio 2025 in merito alla riduzione del cuneo fiscale. Una situazione che ha suscitato malumori nel comparto scolastico, soprattutto perché la misura era stata accolta con favore dalle organizzazioni sindacali, in particolare dalla CISL Scuola, che da tempo ne sollecitava l’attuazione.

CISL Scuola: “Serve un intervento immediato per correggere i ritardi degli stipendi”

Secondo la CISL Scuola, è necessario intervenire con urgenza per porre rimedio ai ritardi e agli errori tecnici che stanno influendo negativamente sulle retribuzioni. L’organizzazione propone, se necessario, un’emissione speciale per garantire che i benefici previsti dalla norma siano effettivamente riconosciuti. La mancanza di attuazione concreta genera non solo malcontento diffuso, ma anche il rischio di strumentalizzazioni da parte di soggetti che preferiscono alimentare il disagio anziché contribuire alla sua soluzione.

Gli stipendi diminuiscono anche per effetto delle addizionali locali

A complicare ulteriormente il quadro c’è l’effetto delle addizionali regionali e comunali, che dal mese di marzo iniziano ad essere trattenute direttamente in busta paga. Queste imposte locali, il cui importo varia a seconda del territorio, incidono ulteriormente sul netto percepito dal personale scolastico. Il risultato è una riduzione generalizzata degli stipendi, che va ad aggravare una situazione già resa difficile dal mancato adeguamento previsto dalla legge finanziaria.

In arrivo una scheda informativa dalla CISL Scuola

Per fare chiarezza e offrire un’analisi dettagliata, l’Ufficio Sindacale CISL Scuola sta preparando una scheda di approfondimento sulla situazione attuale degli stipendi nella scuola. Il documento, elaborato anche in risposta ai numerosi commenti emersi sui canali social, sarà reso pubblico nei prossimi giorni. L’obiettivo è fornire agli operatori scolastici uno strumento utile per comprendere le voci che compongono la loro retribuzione e le cause reali dei cambiamenti in atto.