HomeLavoroSindacatiTroppi i diritti negati ai lavoratori dell’istruzione: lo stato dell'arte secondo Anief-Cisal

Troppi i diritti negati ai lavoratori dell’istruzione: lo stato dell’arte secondo Anief-Cisal

Anief-Cisal denuncia i diritti negati a 1,3 milioni di lavoratori dell’istruzione e annuncia una battaglia sindacale per le tutele costituzionali.

Il sindacato Anief-Cisal accende i riflettori sulla condizione dei lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca in Italia, che conta circa 1,3 milioni di dipendenti pubblici. Nonostante i 134 anni trascorsi dalle prime conquiste sindacali, questi lavoratori devono ancora lottare per il riconoscimento dei diritti legati a reclutamento, stipendi, carriera, formazione e sicurezza.

La Costituzione e l’Europa al centro delle rivendicazioni

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, sottolinea come molti diritti siano già sanciti dalla Costituzione italiana e dalle direttive europee, ma restino in gran parte inapplicati. Gli articoli citati, come l’articolo 4 sul diritto al lavoro, l’articolo 36 su retribuzione e riposo, e l’articolo 39 sulla libertà sindacale, rappresentano la base normativa per garantire pari opportunità, condizioni di lavoro eque e inclusione sociale. Tuttavia, trasformare queste disposizioni in prassi effettive resta una sfida aperta.

La battaglia sindacale per i diritti contrattuali

Anief-Cisal annuncia di voler proseguire con determinazione la propria battaglia sindacale, puntando a inserire i diritti nei contratti collettivi attraverso norme attuative. Il sindacato ribadisce il suo impegno a favore di tutto il personale scolastico, universitario, delle Afam e degli enti di ricerca. Per Pacifico, è fondamentale che i diritti non restino solo oggetto di vertenze legali e manifestazioni, ma diventino parte integrante delle pratiche lavorative quotidiane.

Un fronte unito per il futuro dell’istruzione

Il sindacato si propone come interlocutore attivo con le istituzioni italiane ed europee, mirando a costruire un fronte comune per la tutela dei lavoratori dell’istruzione. Gli obiettivi principali restano la dignità professionale, la valorizzazione della carriera e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Secondo Anief-Cisal, il futuro del sistema educativo passa necessariamente da una maggiore attenzione ai diritti e ai bisogni di chi ogni giorno lavora per garantire formazione e ricerca di qualità.

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