Truffa all’ente scolastico: 33 denunce per assenze ingiustificate

Assenteismo in un istituto pugliese: 33 amministrativi denunciati per truffa allo Stato. Timbrature falsificate e uscite per faccende personali

26 giugno 2025 15:21
Truffa all’ente scolastico: 33 denunce per assenze ingiustificate - Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
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Trentatré dipendenti amministrativi di un istituto superiore pugliese sono stati denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo la Guardia di Finanza, si sarebbero allontanati abitualmente dal lavoro durante l’orario d’ufficio per sbrigare faccende personali, eludendo il sistema di rilevamento presenze con la complicità interna di due colleghi

Indagine della Guardia di Finanza in un istituto scolastico per truffa ai danni dello Stato

Un’articolata attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza ha portato alla denuncia di 33 soggetti per presunta truffa ai danni di un ente scolastico pubblico in Puglia. Gli indagati sono impiegati nel settore amministrativo di un istituto di istruzione secondaria superiore e, secondo gli inquirenti, avrebbero approfittato sistematicamente dell’orario di servizio per dedicarsi ad attività personali, evitando di registrare correttamente le assenze. I comportamenti illeciti si sarebbero protratti per diversi mesi.

Attività private durante l’orario di servizio

Le verifiche hanno documentato numerose uscite ingiustificate dal posto di lavoro da parte del personale amministrativo. In particolare, gli indagati si sarebbero recati al mercato rionale, nei bar e presso esercizi commerciali durante l’orario lavorativo, senza autorizzazione né giustificazione. Tali abitudini hanno costituito, secondo gli investigatori, una sistematica violazione del dovere di servizio, configurando il reato di truffa aggravata. I provvedimenti di chiusura delle indagini preliminari sono stati notificati nei giorni scorsi a tutti gli interessati.

Alterazione dei dati nel sistema di presenze

La ricostruzione ha fatto emergere un meccanismo di copertura interna: un dipendente con funzioni gestionali nel sistema di rilevamento presenze, insieme a una seconda persona a lui legata, avrebbe manipolato le timbrature per simulare la presenza di colleghi assenti. Le registrazioni falsificate permettevano così ai dipendenti di risultare regolarmente in servizio, eludendo i controlli automatizzati e cartacei. I due principali indagati sono accusati anche di concorso in falso e abuso d’ufficio.

Un danno per la pubblica amministrazione per truffa aggravata

Secondo le Fiamme Gialle, il comportamento reiterato degli indagati ha arrecato un danno economico rilevante alla pubblica amministrazione, che ha erogato stipendi in assenza della dovuta prestazione lavorativa. L’ipotesi di reato è quella di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, con possibile applicazione di sanzioni penali e amministrative. Il caso si inserisce in un quadro più ampio di controlli sulla corretta gestione del personale negli enti pubblici, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’assenteismo e garantire l’efficienza del servizio scolastico.