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Università e lavoro: le lauree che offrono più opportunità secondo Almalaurea 2024

Le università che offrono più opportunità di lavoro dopo la laurea secondo il Rapporto Almalaurea 2024: dati su occupazione, retribuzione e differenze tra corsi

Conclusi per molti studenti gli esami di maturità, è tempo di scegliere l’università. Migliaia di giovani italiani stanno valutando quale percorso formativo intraprendere, cercando di conciliare le proprie aspirazioni con le reali opportunità offerte dal mercato del lavoro. In un Paese dove la disoccupazione giovanile resta alta – con un tasso del 16,7% tra i 15-29enni nel 2023 – la scelta del corso di laurea può fare la differenza. Il XXVI Rapporto Almalaurea fornisce un quadro dettagliato sulle prospettive occupazionali dei laureati italiani, evidenziando quali corsi garantiscono maggiore occupabilità nel breve e medio termine.

I dati parlano chiaro: i percorsi in ambito scientifico-tecnologico e medico-sanitario offrono le prospettive migliori, mentre quelli umanistici e artistici continuano a incontrare maggiori difficoltà nel mondo del lavoro.

Università e opportunità di lavoro dopo la laurea: i dati a un anno dal titolo

Secondo il rapporto Almalaurea, i corsi di laurea in Informatica, Ingegneria e in ambito Medico-Sanitario offrono i più alti tassi di occupazione già a un anno dal conseguimento del titolo. All’opposto, chi sceglie percorsi in ambiti umanistici, artistici o psicologici incontra maggiori difficoltà nel trovare un impiego.

Lauree di primo livello – Tasso di occupazione a 1 anno

Area disciplinareTasso di occupazione (%)
Informatica e tecnologie ICT89,6%
Medico-sanitario87,2%
Arte e design58,3%
Letterario-umanistico53,8%
Psicologico53,5%

Lauree di secondo livello – Tasso di occupazione a 1 anno

Area disciplinareTasso di occupazione (%)
Informatica e tecnologie ICT90,4%
Ingegneria industriale e dell’informazione90,1%
Arte e design62,7%
Letterario-umanistico60,8%
Psicologico54,5%
Giuridico53,3%

Oltre alla maggiore facilità di inserimento nel mondo del lavoro, le lauree in Medicina garantiscono anche retribuzioni più alte e una maggiore efficacia del titolo di studio in termini professionali.

Tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea: il titolo paga nel lungo periodo

A cinque anni dal titolo, la situazione generale migliora sensibilmente, con tassi di occupazione che superano spesso il 90%, specialmente nei settori tecnico-scientifici ed economici.

Tasso di occupazione a 5 anni – Lauree di primo e secondo livello

Area disciplinareTasso di occupazione (%)
Ingegneria industriale e dell’informazione>90%
Medico-sanitario e farmaceutico>90%
Economico>90%
Informatica e tecnologie ICT (solo primo livello)>90%
Agrario-forestale (solo primo livello)>90%
Architettura e ingegneria civile (solo secondo livello)>90%
Giuridico (solo primo livello)>90%
Arte e design>80%
Letterario-umanistico>80%
Politico-sociale e comunicazione>80%
Linguistico>80%
Giuridico (solo secondo livello)>80%

Nonostante le differenze tra i percorsi di studio, il titolo universitario si conferma una scelta premiante nel medio-lungo periodo, con un’occupazione minima che si avvicina o supera l’80% in quasi tutti i casi.

Il peso del territorio e del genere

Oltre all’area disciplinare, il contesto territoriale incide fortemente sulle prospettive occupazionali. I laureati del Nord Italia godono di un vantaggio significativo rispetto a quelli del Sud.

  • +39,3%: probabilità in più di trovare lavoro per i laureati del Nord rispetto a quelli del Mezzogiorno.

Anche il genere influisce:

  • Gli uomini hanno il 15,2% di probabilità in più di essere occupati rispetto alle donne, a un anno dalla laurea.

Università: esperienze che fanno la differenza

Il rapporto evidenzia anche il ruolo determinante di alcune esperienze maturate durante il percorso universitario:

EsperienzaAumento di probabilità occupazionale
Tirocinio curriculare+6,6%
Periodo di studio all’estero+17,1%

Questi dati sottolineano l’importanza di affiancare allo studio tradizionale esperienze pratiche e internazionali, che migliorano notevolmente l’inserimento nel mercato del lavoro.

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