Il Parlamento avvia un percorso per rendere accessibili le università italiane agli studenti stranieri attraverso la didattica a distanza. Le Commissioni Affari esteri e Cultura della Camera dei Deputati hanno approvato la risoluzione n. 8-00078, presentata da Tremonti e Mollicone, che impegna il Governo su due fronti: rafforzare il ruolo degli Istituti Italiani di Cultura (IIC) e promuovere la frequenza telematica delle università da parte di studenti internazionali. L’obiettivo è valorizzare il sistema accademico italiano nel mondo e ampliare l’accesso alla formazione superiore, in particolare nei Paesi in via di sviluppo.
Rilancio degli Istituti Italiani di cultura come leva diplomatica
Il testo approvato chiede al Governo di incrementare risorse e personale per gli IIC, ritenuti nodi cruciali della diplomazia culturale italiana. Attivi nei principali contesti internazionali, gli Istituti promuovono la lingua, l’arte e la cultura italiane, ma necessitano di un rafforzamento strutturale e normativo, anche in seguito alla riorganizzazione ministeriale del 2010. La risoluzione ne riconosce il potenziale strategico per la proiezione dell’Italia all’estero.
Università italiane online: inclusione e cooperazione internazionale
Il secondo asse della risoluzione punta a favorire l’accesso di studenti stranieri ai corsi universitari italiani tramite modalità telematiche. Questa apertura digitale, nel rispetto delle regole sugli esami a distanza, intende superare barriere geografiche ed economiche, rafforzando il ruolo dell’Italia nella cooperazione educativa, soprattutto verso l’Africa e i Paesi in via di sviluppo. Il potenziamento della didattica online è visto come un investimento sulla mobilità virtuale e sull’attrattività dell’offerta formativa italiana.
Confronto politico: entusiasmo, riserve e richieste di garanzie
Il dibattito parlamentare ha evidenziato visioni differenti. La Lega ha sostenuto l’iniziativa per il suo valore strategico e culturale. Il Movimento 5 Stelle ha sollevato dubbi sul rischio di marginalizzazione delle università pubbliche tradizionali a favore delle telematiche. Azione e Partito Democratico, pur riconoscendo l’interesse del progetto, hanno manifestato perplessità sull’efficacia operativa e chiesto un maggior coinvolgimento della rete diplomatico-consolare italiana.