Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie docenti e ATA: confronto su deroghe e priorità familiari
Oggi e domani confronto su utilizzazioni e assegnazioni provvisorie docenti e ATA: Anief chiede deroghe ai vincoli per genitori e figli con esigenze familiari
Oggi e domani si tengono gli incontri tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per discutere la proroga dell’attuale CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie ATA. Tra le priorità, Anief chiede deroghe ai vincoli per genitori con figli fino a 16 anni e lavoratori con genitori over 65, nel rispetto del diritto alla famiglia
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie docenti e ATA: incontri al MIM per la proroga del CCNI vigente
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato per oggi e domani, a partire dalle ore 10:00, le organizzazioni sindacali per discutere l’intesa definitiva sulla proroga per l’a.s. 2024/25 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) relativo alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo e ATA. L’obiettivo è confermare, in via transitoria, le regole già previste nel triennio 2019/20, 2020/21, 2021/22, in attesa della certificazione formale dell’accordo del 27 giugno 2024.
Durante entrambe le giornate, i lavori saranno interamente dedicati alla categoria del personale ATA, con particolare attenzione alle situazioni di mobilità legate a esigenze personali e familiari. La continuità normativa in vista del nuovo anno scolastico consentirebbe di garantire tempi certi e modalità operative consolidate per le domande di utilizzazione e assegnazione.
Verso il rinnovo triennale 2025-2028: prime discussioni
Accanto alla proroga per il 2024/25, le parti inizieranno ufficialmente anche l’iter per il rinnovo del CCNI triennale per gli anni scolastici 2025/26, 2026/27 e 2027/28. Si tratta di un passaggio strategico per aggiornare e rivedere le norme che regolano le mobilità annuali e temporanee del personale scolastico, in particolare quello amministrativo, tecnico e ausiliario.
Nel confronto si intende valorizzare le esperienze maturate negli ultimi anni, ma anche introdurre nuove tutele per particolari categorie di lavoratori. L’attenzione sarà centrata su strumenti più flessibili per conciliare vita lavorativa e familiare, in un contesto che cambia anche in relazione alla recente applicazione del nuovo CCNL Istruzione e Ricerca 2019/2021.
Le proposte dell’Anief: attenzione ai carichi familiari
Tra le richieste che il sindacato Anief porta al tavolo del Ministero spiccano le deroghe ai vincoli di mobilità per il personale ATA neoassunto o trasferito, in presenza di motivi familiari specifici. Il presidente nazionale Marcello Pacifico ha ribadito che l’organizzazione sindacale intende ottenere l’estensione delle assegnazioni provvisorie per due categorie ben precise: genitori con figli minori di 16 anni e lavoratori con genitori anziani ultra 65enni.
Tali misure, già contenute nelle ipotesi del CCNI firmate dall’Anief, andrebbero a rafforzare il diritto alla conciliazione tra vita privata e lavoro, in linea con le disposizioni del contratto nazionale vigente. Secondo Pacifico, si tratta di interventi urgenti e concreti che potrebbero rendere più giusta la distribuzione dei posti disponibili, ampliando le possibilità per le domande annuali di assegnazione e utilizzazione.
Obiettivo: più posti disponibili per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie docenti e ATA
Un altro punto fondamentale per Anief riguarda l’aumento della percentuale di posti disponibili per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. La richiesta nasce dalla necessità di evitare che troppi posti restino bloccati dalle rigidità normative, impedendo a molti lavoratori di ottenere un avvicinamento alla propria residenza familiare.
L’incremento della disponibilità annuale è visto come uno strumento essenziale per rispondere ai bisogni di cura e assistenza sempre più diffusi tra il personale ATA. In particolare, le politiche sindacali mirano a una riformulazione dei criteri di priorità, affinché i casi di reale necessità possano accedere alle procedure in modo più equo e trasparente.