Valditara richiama il ruolo etico dei docenti, il CNDDU chiede giustizia per la A046

Il CNDDU approva le parole di Valditara sul ruolo etico del docente e denuncia l’ingiustizia che colpisce da anni i docenti A046 in mobilità

01 giugno 2025 01:00
Valditara richiama il ruolo etico dei docenti, il CNDDU chiede giustizia per la A046 - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Il CNDDU accoglie positivamente le dichiarazioni del Ministro Valditara sull'importanza educativa e civile del docente, ma richiama l’attenzione sul disagio di molti insegnanti, in particolare della classe A046, penalizzati da un sistema di mobilità inadeguato e da condizioni di lavoro che minano dignità e stabilità

Valditara: docente come guida etica e civile

Il Ministro Giuseppe Valditara ha ribadito il 31 maggio il ruolo del docente come figura centrale non solo nella trasmissione del sapere, ma anche nella formazione al rispetto e alla convivenza civile. Ha inoltre richiamato l’esigenza di un comportamento coerente con la funzione sociale dell’insegnante, allineato ai principi di decoro e responsabilità professionale. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) condivide pienamente tale visione e sottolinea come la scuola debba restare uno spazio fondato sul rispetto e sulla professionalità.

Ogni insegnante rappresenta un modello educativo, dentro e fuori dall’ambiente scolastico. Il prestigio della professione non può prescindere da un forte riconoscimento sociale, culturale ed etico, e questo richiede anche coerenza tra valori dichiarati e condizioni concrete in cui gli insegnanti operano.

Il disagio invisibile della A046

Accanto all’appello per l’etica professionale, il CNDDU solleva una questione cruciale: le difficili condizioni in cui versano molti docenti della classe di concorso A046, relativa alle discipline giuridiche ed economiche. Questi insegnanti, assegnati spesso in province del Nord Italia, si trovano in situazioni di disagio personale e familiare, impossibilitati da anni a rientrare nei propri territori di origine, a causa di un sistema di mobilità interprovinciale rigido e poco trasparente.

La mancata possibilità di ricongiungersi con i propri affetti e di ristabilire un equilibrio familiare e territoriale mina la dignità personale e professionale dei docenti coinvolti. Tale condizione di penalizzazione sistemica va affrontata con urgenza e determinazione.

Dignità e diritto alla stabilità

Il CNDDU denuncia una vera e propria ingiustizia sociale: insegnanti qualificati e motivati vivono una condizione di esilio professionale che compromette la loro serenità e, di conseguenza, l’efficacia del loro insegnamento. Un docente isolato e dislocato forzatamente è un professionista indebolito, e ne risente l’intero sistema scolastico.

Per garantire davvero la qualità dell’istruzione e l’autorevolezza del ruolo docente, occorre tutelare anche il diritto alla stabilità affettiva e territoriale. La scuola, per essere presidio di cultura e democrazia, deve essere anche luogo di benessere lavorativo.

Un appello alle istituzioni e al Ministro Valditara

Il CNDDU lancia un appello urgente al Ministro Valditara e al Ministero dell’Istruzione e del Merito affinché si intervenga con misure strutturali e tempestive a favore dei docenti penalizzati. È tempo di superare la disorganizzazione nella gestione delle graduatorie e dei posti disponibili, che ostacola da anni il ritorno dei docenti nei propri territori.

Riconoscere il valore della funzione docente significa anche garantire condizioni di lavoro e di vita eque, sostenibili e rispettose della persona. Il prestigio della scuola italiana passa anche da qui: dalla capacità di proteggere e valorizzare chi la rende viva ogni giorno.

Comunicato stampa

CNDDU Valditara, ruolo etico dei docenti