sabato, 12 Ottobre 2024
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Valeria Fedeli, una ministra “sempre più migliore”: nuovo strafalcione

Non contenta dell’ultimo strafalcione grammaticale sulle pagine del “Corriere della Sera” apparso qualche settimana fa (quello del congiuntivo sbagliato, per intenderci), ecco che la ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli si trova di nuovo nel mirino dei suoi detrattori. Per l’ennesima volta dovrà fronteggiare le critiche dei più attenti sostenitori della lingua italiana. Questa volta si tratta di un suo personale errore e non può addebitare la colpa a nessun altro se non alla sua superficialità (qualcuno scommetterebbe anche nella sua personale ignoranza).

Il Video di Valeria Fedeli durante il suo intervento non lascia dubbi: quella sgrammaticata espressione non è giustificabile per un ministro della Repubblica Italiana

Un video già apparso in queste ore su Youtube riporta fedelmente quanto dichiarato direttamente dalla “numero uno” del Miur durante un suo intervento. Le parole sono le sue e lo strafalcione (da prima elementare) anche!

Ritornando indietro, dobbiamo precisare che lo svarione del congiuntivo era stato determinato da un palese errore riportato sul testo del “Corriere della Sera”, trascritto erroneamente, a detta della stessa Fedeli, dal suo portavoce. Un po’ di imbarazzo e una semplice giustificazione aveva azzittito tutti.
Di fronte al ripetersi di questi episodi, noi ci chiediamo come mai la ministra Valeria Fedeli, sovente, incorra in queste sgrammaticature. Coincidenze, superficialità, poca attenzione, distrazione o stress? Non lo sappiamo, ma un consiglio alla titolare di Viale Trastevere ci sentiamo di darglielo: prima di diramare i suoi comunicati stampa sarebbe bene leggerli con più attenzione, soprattutto quelli non stilati di suo pugno ma da qualcuno del suo staff.

L’ultimo strafalcione grammaticale di Valeria Fedeli: “più migliori”

Quello scoperto in questi giorni non si tratta di uno strafalcione, ma di un vero e proprio ‘orrore’ grammaticale che può annoverarsi tra quelli più comunemente commessi soprattutto dagli scolari in tenera età. L’espressione inconsulta è riportata quasi alla fine di un intervento quasi perfetto, in cui Valeria Fedeli, nella sua veste di ministra della Pubblica Istruzione, spezza una lancia in favore della formazione dei docenti con funzione di tutor per quanto concerne la tematica dell’alternanza scuola – lavoro. Questa di seguito è la frase incriminata: «C’è il rafforzamento della formazione per i docenti che svolgono le funzioni di tutor dedicati all’alternanza. Perché offrano percorsi di assistenza sempre più migliori a studenti e studentesse».

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