Valutazione dirigenti scolastici 2025: ANP chiede parità retributiva come i colleghi della PA
La riforma della valutazione dei DS si basa su obiettivi e non più su fasce di complessità. L'ANP chiede ora parità retributiva.
Con l'anno scolastico 2024/2025 è entrato in vigore il nuovo sistema di valutazione per i dirigenti scolastici. Questa riforma modifica i criteri di assegnazione della retribuzione di risultato, slegandola dalla complessità dell'istituto. L'obiettivo è la valorizzazione della performance individuale. L'ANP, che monitora il processo, chiede parità con altri dirigenti pubblici.
Come cambia il calcolo della retribuzione
L'anno scolastico 2024/2025 ha introdotto ufficialmente il nuovo meccanismo di valutazione per i risultati conseguiti dai dirigenti scolastici italiani, segnando un punto di svolta significativo rispetto alle metodologie precedenti. La principale innovazione consiste nell'abbandono definitivo del criterio legato alla fascia di complessità dell'istituto guidato, un parametro che in passato determinava in modo preponderante l'ammontare della retribuzione variabile spettante al preside. Con il sistema attuale, entrato a regime, l'importo variabile sarà invece direttamente correlato al raggiungimento di specifici obiettivi individuali che vengono assegnati a ciascun dirigente all'inizio del percorso di valutazione, personalizzando l'analisi della performance.
La valutazione dirigenti scolastici e il sistema a 100 punti
L'Associazione Nazionale Presidi (ANP), che ha monitorato attivamente l'evoluzione di questa riforma, ha fornito dettagli precisi sul funzionamento del punteggio che determinerà gli importi. La retribuzione variabile è ora stabilita attraverso un punteggio massimo di 100 punti, suddivisi secondo criteri specifici per garantire una maggiore oggettività e trasparenza nell'intero processo valutativo. Ottanta di questi punti verranno attribuiti sulla base di indicatori oggettivi misurabili e standardizzati, mentre i restanti 20 punti saranno assegnati a discrezione dei Direttori degli Uffici scolastici regionali (USR), tenendo conto dei comportamenti organizzativi e professionali.
La posizione dell'ANP e le tempistiche di pagamento
Secondo l'ANP, questa transizione rappresenta un significativo cambio di paradigma che mira a valorizzare in modo più coerente la responsabilità gestionale dei presidi, allineandola a quella di altre figure dirigenziali pubbliche. L'associazione sindacale sottolinea che, con questa riforma, "non sussistono più ragioni per mantenere l’iniqua disparità con gli altri dirigenti" della medesima area contrattuale. L'ANP rinnova quindi la richiesta di un'armonizzazione retributiva, mentre le tempistiche per i pagamenti prevedono la comunicazione dei punteggi entro novembre 2025 e l'erogazione dei fondi entro marzo 2026, al netto di eventuali ricorsi.